In volo con i “Lord” dell’83° Gruppo CSAR del 15° Stormo

15° Stormo Aeronautica

Il 5 ottobre 2022 abbiamo avuto l’opportunità di visitare la base aerea di Cervia e il 15° Stormo dell’Aeronautica Militare Italiana, prendendo parte ad una missione di volo con due elicotteri HH-139B dell’83° Gruppo CSAR

7300

Quest’articolo voglio iniziarlo in maniera diversa dal solito, con un numero, che visto singolarmente significa poco, ma rispecchia e offre una panoramica su cos’è stato il 15° Stormo nei suoi ultimi 50 anni di vita. 

7300 è il numero di persone salvate dagli equipaggi 15° Stormo, lo Stormo dell’Aeronautica Militare che, esteso su tutto il territorio nazionale, ha come principale missione la ricerca e soccorso di persone in imminente pericolo di vita.

Cenni storici sul 15° Stormo SAR

Dalle operazioni belliche nel secondo conflitto mondiale alla ricostituzione come Stormo SAR, oltre 90 anni di storia.

Per iniziare a parlare della storia del 15° Stormo bisogna tornare ai primi anni ‘30, quando a Ciampino venne costituito il “15º Stormo Aeroplani Bombardamento Diurno”, dotato inizialmente dei Fiat Br-3. Equipaggiato poi con i SIAI Marchetti SM-81 e SM-79, lo Stormo viene inviato nella Libia Italiana nel 1936 e il 11 giugno 1940, giorno seguente alla dichiarazione di guerra dell’Italia, il reparto inizia le operazioni belliche nella zona del confine Libico-Tunisino. 

Ce ne sarebbero di storie e azioni da raccontare, nel periodo 1940-1943, anno in cui a seguito dell’armistizio lo Stormo venne sciolto, ma ci dilungheremmo troppo e rimandiamo questi dettagli ad un futuro articolo e approfondimento.

Passiamo quindi direttamente al dopoguerra e al 1º ottobre 1965, quando sull’Aeroporto di Ciampino fu ricostituito alle dipendenze del Comando Trasporto e Soccorso Aereo il 15° Stormo SAR, composto dall’84º Gruppo velivoli (5 velivoli HU-16A), con le sue squadriglie 140ª e 287ª, dall’85º, il gruppo elicotteri (5 AB.47J, 7 AB.47J.3 ed 7 AB.204B), con le sue squadriglie 142ª e 288ª, nonché dalle sezioni miste basate a Linate (1º Distaccamento SAR), Grottaglie (3º Distaccamento SAR) e Ciampino (2º Distaccamento SAR).

Stemma 15° Stormo Aeronautica

Il 15° Stormo oggi

l 15° Stormo, gerarchicamente alle dirette dipendenze del “Comando delle Forze per la Mobilità e il Supporto”, ha la propria sede sull’aeroporto di Cervia dove operano l’83° Gruppo CSAR e l’81° CAE (Centro Addestramento Equipaggi). 

Il 15º Stormo dispone oggi di sei Gruppi Volo, un Centro Addestramento Equipaggi e due squadriglie collegamenti.

Nello specifico il 15° Stormo comprende:

  • 80º Gruppo CSAR sull’aeroporto di Decimomannu
  • 81º Centro CAE sull’aeroporto di Cervia-Pisignano
  • 82º Gruppo CSAR di Trapani Birgi
  • 83º Gruppo CSAR sull’aeroporto di Cervia-Pisignano
  • 84º Gruppo CSAR sull’aeroporto di Gioia del Colle
  • 85º Gruppo CSAR sull’Aeroporto di Pratica di Mare
  • 23º Gruppo Volo sull’aeroporto di Cervia-Pisignano
  • 615ª Squadriglia Collegamenti, basata sull’aeroporto di Cervia-Pisignano
  • 672ª Squadriglia Collegamenti, basata sull’aeroporto di Decimomannu

Gli assetti che garantiscono il servizio di Allarme S.A.R. nazionale sono assegnati al Comando e Controllo del “Rescue Coordination Center”, a sua volta alle dipendenze del Comando Operazioni Aerospaziali di Poggio Renatico.

Il privilegio di salvare vite umane

Il 15° Stormo ha come primaria missione quella di recuperare gli equipaggi in difficoltà, sia in tempo di pace che in tempo di crisi ed in operazioni fuori dai confini nazionali.

Possiamo dividere le attività di ricerca e soccorso infatti in:

SAR, Search And Rescue, attività di ricerca e soccorso diretta a personale militare e civile svolto in un ambiente senza interferenze ostili.

C-SAR, Combat Search and Rescue, consistente in attività di ricerca e soccorso svolte in ambienti ostili, all’interno o in prossimità di zone di combattimento e in genere con l’esistenza di minacce alla forza di recupero.

Il 15° Stormo concorre inoltre, in caso di gravi calamità, ad attività di pubblica utilità, quali la ricerca di dispersi in mare o in montagna, il trasporto sanitario d’urgenza di ammalati in pericolo di vita ed il soccorso di traumatizzati gravi. Tra le capacità di Trasporto Sanitario d’urgenza che contraddistinguono lo Stormo, vi è anche quella del trasporto in modalità bio-contenimento, grazie alla quale sono stati effettuati diversi trasporti di pazienti affetti da Covid SARS-2.

I trasporti in Bio contenimento sono solo gli ultimi di una lunga serie di soccorsi durante calamità che hanno colpito il nostro paese, non possiamo infatti dimenticare alcuni interventi del 15° Stormo in favore della collettività negli ultimi anni, dalle alluvioni in Emilia al terremoto dell’Aquila, arrivando al soccorso al traghetto Norman Atlantic. 

Sono tante le onorificenze del 15° Stormo e del suo personale, decine e decine a dimostrare, ancora una volta, l’importanza del Reparto e la professionalità, nonché coraggio, degli uomini e le donne che ne fanno parte.  Per darne un esempio cito un’onorificenza, l’ultima, la medaglia d’argento al valore Aeronautico assegnata al 15° Stormo nel 2015, a seguito dell’impegno durante tre calamità che hanno colpito il nostro Paese.

“Reparto di volo, impiegato in occasione delle attività di salvataggio dei passeggeri di un traghetto colpito da un violento incendio, nonché a seguito di due gravi calamità naturali che avevano interessato la provincia di Modena e il nord della Sardegna, accorreva prontamente e senza indugio con il proprio personale ed i propri assetti, garantendo, senza sosta e senza risparmio di energie, il soccorso alle persone in difficoltà o in imminente pericolo di vita. Agendo in condizioni metereologiche avverse e, talvolta, proibitive e in situazioni ambientali al limite delle capacità umane, i componenti dello Stormo e dei dipendenti Centri di ricerca e soccorso si sono prodigati con grande coraggio, sprezzo del pericolo ed esemplare altruismo, nelle operazioni di individuazione ed evacuazione delle popolazioni in difficoltà. L’estrema efficacia e l’altissima professionalità dimostrate dagli equipaggi di volo, hanno evidenziato l’encomiabile abnegazione e l’altissimo senso del dovere di tutti membri e le componenti dello Stormo. Il servizio reso alla Nazione nelle particolari circostanze di estrema difficoltà ha consentito al Reparto di accrescere il prestigio dell’Aeronautica Militare, meritando al contempo l’ammirata riconoscenza delle Comunità locali e della Nazione tutta”.

Olbia 18 – 20 novembre 2013; Modena 19 – 20 gennaio 2014; Mare Adriatico, 28 dicembre 2014

Negli anni passati, anche in virtù del mutato scenario mondiale, il 15° Stormo è stato impiegato in missioni umanitarie internazionali – parallelamente agli impegni nazionali – in Somalia, Bosnia, Albania, Kosovo e Iraq, per citare alcune delle aree di intervento.

Non solo SAR/CSAR, tra i compiti del 15° Stormo non vanno dimenticati il supporto nelle operazioni di Antincendio Boschivo e l’attività di SMI – Slow Mover Interceptor, consistente nell’intercettazione di velivoli a basse prestazioni.

FOCUS ON: SMI – Slow Movers Interceptor

Abbiamo tutti idea di cosa sia uno Scramble e di cosa avvenga quando un velivolo perde i contatti radio o viola uno spazio aereo. Sono decine le notizie degli interventi degli Eurofighter dell’Aeronautica Militare che, rischierati sulle basi di difesa aerea con velivoli pronti al decollo su allarme (51° Stormo, 4° Stormo, 36° Stormo e 37° Stormo), garantiscono la sicurezza dello spazio aereo nazionale. Ma cosa succede quando il velivolo da intercettare è un aeromobile a bassissime prestazioni o un elicottero?

Qui entra in gioco l’attività di SMI citata poco sopra. Elicotteri del 15° Stormo garantiscono l’identificazione del traffico sconosciuto per ristabilire i contatti radio o la capacità di intervento per mantenere la sicurezza pubblica. 

HH-139, gioiello tecnologico made in Italy

​​L’AW-139, che nella versione per l’Aeronautica Militare prende la denominazione HH, Hospital Helicopter, è un elicottero bi-turbina di categoria media prodotto da Leonardo (prima Agusta Westland) a partire dai primi anni 2000. 

L’HH-139A è stata una soluzione individuata sul mercato per continuare ad assicurare con efficacia il servizio di ricerca e soccorso aereo con il progressivo ritiro dal servizio dei gloriosi e storici HH-3F, elicotteri che per quasi 40 anni anni hanno garantito il servizio SAR/C-SAR in Italia e all’estero con il 15° Stormo.

HH-139B 15-57

Trattandosi di un elicottero già collaudato e in servizio presso altre realtà nazionali (Guardia di Finanza, Guardia Costiera, Polizia di Stato, Carabinieri, Vigili del Fuoco), l’HH-139 permette inoltre di realizzare significative sinergie – addestrative, logistiche e soprattutto operative – in ambito interforze e interagenzia nel settore delicato e complesso del soccorso aereo, fondamentali per intervenire con successo quando viene richiesto, spesso in condizioni proibitive, di notte, con il maltem​po e in zone particolarmente impervie e isolate.

L’HH-139, grande successo dell’industria italiana con oltre 1200 esemplari venduti in tutto il mondo, è caratterizzato dalle prestazioni e dalla versatilità. In meno di 30 minuti infatti è possibile cambiare la configurazione interna, passando da quella per il soccorso aereo (versione primaria SAR: 5 passeggeri + 1 barella) a quella soccorso aereo e sanitario di urgenza (versione MEDEVAC: da 2 a 4 barelle) o trasporto passeggeri (versione UTILITY: fino a 14 passeggeri). 

Lunghezza16.6 m
Diametro rotore principale13.8 m
Peso massimo al decollo (MTOW)7000 Kg
Capacità di caricoversione primaria SAR: 5 passeggeri + 1 barella
Motori2 turbine Pratt & Whitney PT6C-67C
Velocità massima306 Km/h – 165 Kts
Autonomia oraria 4 ore
Prestazioni HH-139B

Dal 30 novembre 2020, data dell’atterraggio proprio a Cervia, è operativo nell’Aeronautica Militare l’HH-139 nella versione B, sostituto della linea HH-139A.

Rispetto alla precedente versione, il “Bravo” presenta diversi accorgimenti tecnici che permettono di migliorare la capacità operativa e ad aumentare pertanto la flessibilità d’impiego per rispondere alle missioni peculiari dello Stormo. 

Tra i miglioramenti della nuova versione troviamo:

  • doppio verricello, che aumenta l’affidabilità del sistema e la sicurezza durante le operazioni di recupero
  • una mission consolle, che gestita dall’Operatore di Bordo consente una migliore gestione degli apparati di bordo ai fini della ricerca di eventuali dispersi
  • MTOW portata a 7000kg (da 6800kg) per una maggiore capacità di carico
  • aggiornamento di sistemi e avionica, come ad esempio il sistema AIS – Automatic Identification System che consente una migliore interazione con i mezzi navali e l’OPLS – Obstacle Proximity LIDAR System che favorisce l’identificazione e la separazione del rotore con gli ostacoli.
Cabina HH139
La cabina dell’HH-139B

Importante tecnologia per la ricerca e soccorso, utilizzabile sugli HH139 “Bravo” è l’ARTEMIS Airborne System, sistema che permette la localizzazione di eventuali dispersi tramite la localizzazione dei telefoni cellulari. Come spiegato dal sito Smyth Myers, il produttore, ARTEMIS è stato progettato per localizzare con precisione i telefoni cellulari in missioni SAR, rilevando un telefono a distanze estese e con funzionalità ulteriori come la mappatura di massa e il geofencing, il tutto attraverso due tecniche di geolocalizzazione indipendenti, basate sul GPS e sul “Cellular Protocol”.

In volo con i “Lord”

E’ un mercoledì di una calda giornata di inizio ottobre quando varco i cancelli del 15° Stormo di Cervia, per conoscere cosa caratterizza questo Stormo dell’Aeronautica Militare Italiana e per seguire due suoi equipaggi in una missione addestrativa. 

Arrivati al gruppo si fa subito notare la deriva di un vecchio HH-3F posta a Gate Guardian, vicino allo stemma dell’83esimo CSAR realizzato in mosaico. All’interno dei corridoi del Gruppo, decine di stampe, foto e riconoscimenti, in ricordo di alcune delle centinaia di attività svolte a favore della collettività con associazioni ed altri reparti.


Stemma SAR 83°

A I VAG ME

“A I vag me” (Ci vado io), questo è il motto in dialetto romagnolo dell’83° Gruppo S.A.R. del 15° Stormo, intitolato al Generale di Brigata Aerea M.O.V.M.” Stefano Cagna”.


Tempo di un caffè e iniziamo subito il dettagliato briefing sulla missione che seguirò, una SAR terra che vedrà coinvolti due elicotteri HH-139B assegnati al reparto.

Vengono toccati tutti gli aspetti sulla navigazione e sui vari punti di interesse, arrivando alla matrice di rischio. La meteo è ottima, salvo una leggera foschia sulla zona di pianura. Niente che comprometta la navigazione VFR, solo un dettaglio in più da considerare per le foto.

Definiti i dettagli della missione con tutti i membri dell’equipaggio e analizzate alcune necessità fotografiche per raccontare al meglio le attività dello Stormo, ci avviamo ai due elicotteri per un dettagliato briefing sulla sicurezza.

Sarò a bordo di “Lord 01”, l’HH-139 leader della formazione composta dal 15-64 e dal 15-57

Seguo attentamente le procedure di accensione e i controlli prevolo, svolti meticolosamente e con un’integrazione all’interno dell’equipaggio che ha subito attirato la mia attenzione, descrivendo perfettamente cosa si intende per quello che sui libri viene chiamato MCC, Multi Crew Cooperation. Ma ne parleremo meglio dopo.

La missione inizia alle 10:30, decollando in formazione per la “11” dell’Aeroporto di Cervia.


Gli equipaggi di volo del 15° Stormo

Gli equipaggi di volo in una missione SAR sono normalmente composti da Pilota capo equipaggio, Copilota, Operatore/verricellista e ARS (Aerosoccorritore)

Piloti: sono responsabili della condotta dell’aeromobile durante la missione e sono divisi in comandante-capo equipaggio e copilota. Dopo la frequentazione dell’Accademia Aeronautica e terminato l’iter addestrativo presso le scuole di volo in Italia o all’estero, l’ufficiale pilota conseguirà la qualifica di combat ready e verrà destinato al reparto, dove inizierà l’abilitazione sull’elicottero assegnato.

Operatore di Bordo: si occupa della gestione del verricello, della Consolle di bordo, della gestione del personale nella cabina dell’elicottero e molto altro, nelle varie fasi prevolo, di ricerca e di soccorso.  In certe missioni gli operatori di bordo possono essere due, dividendosi i compiti. Nel nostro caso un operatore di bordo monitorava la situazione attraverso la Consolle e il secondo assisteva l’ARS nelle discese al verricello. 

Aerosoccorritore: si occupa della stabilizzazione e del soccorso del ferito. La formazione degli ARS spazia dal primo soccorso alla sopravvivenza in mare, ma comprende anche moduli Armi/Tiro e corsi SERE (Survival, Escape/Evasion, Resistance and Extraction). Proprio per la loro versatilità, sono anche noti come “Jolly”


Dopo un volo in formazione direzione Meldola, perfetto per scattare delle foto con uno sfondo collinare, ci dirigiamo verso il mare, per svolgere attività addestrativa alla ricerca e soccorso.

In questa fase ho avuto modo di vedere l’utilizzo della Mission Consolle che caratterizza la versione “Bravo” dell’HH-139, con un’elevata definizione che garantisce la massima efficacia giorno e notte in operazioni di ricerca.

Raggiunta la zona della foce del Bevano, simulando la necessità di soccorrere una persona in imminente pericolo di vita in una zona che non consente l’atterraggio dell’elicottero, ci si prepara all’intervento con il verricello.

L’ARS – aerosoccorritore dell’Aeronautica Militare, viene verricellato e dimostra il recupero del ferito tramite barella, una delle tre possibili soluzioni in queste situazioni. Dopo la stabilizzazione del ferito il recupero può essere infatti effettuato con ausilio di barella, cesta, o semplice imbrago.  

Terminate le operazioni, ci predisponiamo anche noi per la discesa al verricello, potendo realizzare alcuni scatti dall’interno.

Tornando a quanto detto all’inizio dell’attività, in questi momenti ho potuto apprezzare la coordinazione tra i vari membri dell’equipaggio in una situazione tanto complessa quanto per loro abituale, la calata dell’ARS in una zona impervia per il recupero (stavolta simulato) di un infortunato.

I piloti, gli operatori di bordo e l’ARS, con un costante rapporto verbale con frasi e segnali definiti, comunicano e coordinano ogni attività e ogni variazione dalla precedente fase, dimostrando quanto in situazioni del genere la coordinazione tra equipaggio plurimo sia necessaria e fondamentale per la riuscita della missione.

Recuperato l’Aerosoccorritore dirigiamo in formazione verso Cervia, predisponendoci all’atterraggio. 

Stavolta si è trattato solo di una simulazione, l’ARS si calava a favore dell’obiettivo e lo scopo principale di tutto ciò era l’addestramento e la realizzazione degli scatti che vedete in questo articolo, ma rientrando alla base il pensiero torna a quel “7300”.

Oggi è stata una simulazione, ma per oltre 7300 persone queste attività e il 15° Stormo hanno voluto dire una sola cosa: salvezza. 

Per scoprire meglio cosa caratterizza il 15° Stormo e le peculiari attività che svolge, abbiamo intervistato il Magg. Di Leva, comandante dell’83° Gruppo C-SAR e capo equipaggio del nostro HH-139B in occasione del volo che abbiamo effettuato a Cervia. 

Per leggere l’intervista al Magg. Di Leva, con il quale abbiamo parlato di Ricerca e Soccorso, HH-139B, Slow Movers Interceptor e molto altro clicca qui

Intervista al Magg. Di Leva, comandante dell’83° Gruppo CSAR dell’Aeronautica Militare.

Galleria Fotografica

Conclusioni

Vivere una mattinata con due equipaggi del 15° Stormo mi ha fatto rendere conto, ancora una volta, dell’elevata professionalità di uomini e donne dell’Aeronautica Militare, impegnati 365 giorni all’anno nella salvaguardia della vita umana. L’unione delle capacità degli equipaggi e della tecnologia dell’HH-139B è spesso l’elemento che fa la differenza in una situazione di emergenza e non lo nego, rileggere dopo la visita quali sono state le motivazioni delle medaglie al valore dello Stormo (per non parlare di tutte quelle ottenute dai singoli) fa pensare molto. 

Ci tengo a concludere questo articolo ringraziando l’Ufficio Stampa dell’Aeronautica Militare Italiana per l’opportunità concessami e tutto il personale dell’83° Gruppo C-SAR per l’accoglienza e il supporto durante la realizzazione del servizio. Un ringraziamento particolare al comandante dell’83° Gruppo Magg. Di Leva e al P.I. dello Stormo, Cap. Matteo I., per l’eccellente organizzazione e disponibilità.

Luca Ocretti – AvioHub

Author: Luca Ocretti

Fondatore e amministratore di AvioHub.it. Visita la sezione "Chi Siamo" per saperne di più