VFR e FUN 2021 all’aeroporto di Pavullo, un successo!

Vista dall'alto dell'aeroporto di Pavullo durante il VFR e FUN2021

Non mi sembra vero. Dopo oltre un anno di pausa forzata causa COVID le fiere del settore ripartono, prima tra tutte, in territorio Italiano, il “VFR e FUN” a Pavullo nel Frignano.
Quest’anno a Piloti di Classe e Aeroporto Pavullo si è unita anche la rivista VFR Aviation, nell’organizzazione di una fiera aeronautica internazionale che comprendesse novità del settore, aerei storici, aerei acrobatici e molto altro.

Dalla comunicazione ufficiale che annunciava lo svolgimento, avvenuta a fine maggio, in pochi giorni sono state decine le aziende che hanno confermato la partecipazione al VFR e FUN, da Diamond Aircraft a Bristell, da Swiss Helicopters ad Alpi Aviation, da Pipistrel a ICP, da Porto Aviation a Tecnam, arrivando a oltre 50 espositori.


9 luglio, si prospetta un fantastico weekend all’insegna dell’aviazione leggera e ultraleggera. Prendo la macchina fotografica, la borsa da volo e le cuffie, qualche gadget di AvioHub…un momento. Eh no. Stavolta non sarò il solito visitatore di una fiera, pronto a immortalare le esibizioni e gli stand.
Stavolta nello stand ci sarò io…
Da qualche mese infatti sono riuscito a coniugare due mie grandi passioni, la “comunicazione” e l’aeronautica, in un lavoro vero e proprio, uno di quei lavori che come diceva qualcuno “fai quello che ami e non lavorerai un solo giorno della tua vita”. Il mio lavoro? Gestire la comunicazione e le pubbliche relazioni di Alpi Aviation, azienda Friulana produttrice di aerei, elicotteri e UAV…la casa costruttrice, tra gli altri, dei famosi “Pioneer”.

Partiamo per Pavullo con una formazione di 3 aerei, un Pioneer 300, un Pioneer 300 Griffon e un Pioneer 330 ACRO del Pioneer Team.

Dobbiamo portare bagagli per 3 persone per 3 giorni, 500 volantini in uno scatolone, 300 di diverso tipo in un altro, gadgets, posters, due striscioni , rollup, macchina fotografica, accessori per lo stand, attrezzi per il montaggio. Avevo seri dubbi che potesse starci tutto, ma i bagagliai degli aerei si sono rivelati molto più capienti di quanto mi aspettassi. Dopo aver caricato tutto decolliamo, direzione Pavullo!


Facciamo tappa in un’aviosuperficie nei dintorni di Vicenza, dove si unisce a noi un ulteriore Pioneer 300 e poi proseguiamo, stavolta in una formazione abbastanza larga e “rilassata”.

Sono circa le 10 di mattina, ma ci sono già diversi traffici in volo, molti dei quali con la nostra stessa destinazione.
Raggiunto l’Appennino, qualche minuto ed ecco Pavullo nel Frignano.

Poco oltre l’abitato si intravede l’aeroporto, sovrastato da un colle con il castello di Montecuccolo. L’aeroporto sorge a 684 metri s.l.m. (2244 ft) e la pista ha una leggera pendenza in discesa verso N: La testata 02 è a 2255ft, la testata 20 è a 2223ft. Nonostante la leggera pendenza l’atterraggio per 02 è preferibile, evitando di passare sul centro abitato. Così facciamo.


Base, finale, atterraggio. Mentre gli altri aerei parcheggiano ai lati della pista, nella zona in erba, noi procediamo fino al parcheggio dei velivoli nella zona espositiva. Sarà infatti il nostro Pioneer 300 Griffon, un’evoluzione del Pioneer 300, la “star” del nostro stand, insieme al Pioneer 400 con Rotax 915 iS del nostro Dealer lussemburghese Ed, che arriverà nel primo pomeriggio dopo tre ore di volo ad una velocità media (decollo, atterraggio e salita per attraversare le Alpi compresi) di circa 140 kts.


Prima di parlare delle aziende espositrici, della fiera e dei display in volo, la stessa storia dell’aeroporto che ci ospita merita un breve accenno.


L’aeroporto “G. Paolucci” di Pavullo nel Frignano, storica realtà aeronautica


(tratto dal sito https://aeroclubpavullo.it/storia/ )

L’ Aeroporto sorge nel territorio a sud del capoluogo del Frignano, chiamato ‘I Piani di Pavullo’. Nel primo dopoguerra, per la particolare morfologia e per le favorevoli condizioni meteorologiche, tale zona suscitò l’interesse di Luigi Teichfuss e Umberto Nannini, appassionati di aeronautica ed in particolare del Volo a Vela.
I lavori di realizzazione del campo di aviazione iniziarono nel 1923, destinato da lì a poco ad ospitare la prima e più importante scuola d’Italia per il Volo a Vela. Il primo corso della “Scuola di Volo Librato” si tenne nel 1927 è terminò con 27 allievi brevettati. L’allora sottosegretario dell’Aeronautica Italo Balbo esaminò di persona gli aspetti organizzativi, addestrativi e promozionali, apprezzando le caratteristiche dell’area, ideali per il volo, e l’alta qualità dell’attività didattica.


A seguito del Regio Decreto n. 1610, il 2 luglio 1931 nacque l’Aeroporto di Pavullo.
Intitolato a Giulio Paolucci, giovane aviatore romagnolo tragicamente caduto nel 1928 sui prati di Pavullo, l’Aeroporto divenne, per la Regia Aeronautica, il punto di riferimento per il territorio italiano.


A partire dal 1931, la scuola di Pavullo iniziò a selezionare e a formare i futuri istruttori di volo a vela, gli specialisti civili e militari ed infine anche i verricellisti, quando dal primordiale lancio ad elastico (verso il 1932) si passò al lancio al verricello, una tecnica di decollo ideata e utilizzata per la prima volta in Italia proprio dalla Scuola di Pavullo.


La Seconda Guerra Mondiale e l’immediato dopoguerra segnarono un momento di declino per l’attività del Paolucci che si riprese solo negli anni Sessanta, con la riscoperta del territorio da parte di un attivo gruppo di paracadutisti e di un movimento volovelistico sempre più crescente.
Il Club vede la luce nel 1955 e negli anni Novanta viene fondata, presso il Paolucci, la prima Scuola di Volo a Vela con lancio mediante verricello, che ancora oggi rappresenta un’eccellenza nel panorama del volo italiano.


A partire dal 2003, lavori di ristrutturazione, riqualificazione e messa in sicurezza (nuova pista asfaltata, recinzioni, strutture scolastiche, alloggi e servizi antincendio) hanno portato il Paolucci ad essere un aeroporto moderno e funzionante.

VFR e FUN 2021 – espositori, velivoli e display


L’entusiasmo era ai massimi livelli da parte di espositori, piloti, visitatori e organizzatori. Nel piazzale in asfalto dell’aeroporto e all’interno dell’Hangar principale sono stati allestiti gli stand delle aziende produttrici, delle associazioni e delle realtà come aviosuperfici e scuole di volo.
Dagli ultraleggeri minimali agli ala alta STOL, passando agli ultraleggeri ad alte prestazioni e arrivando al Diamond DA50 RG e al Cirrus Vision Jet. Velivoli per tutti i gusti sono in bella mostra sul piazzale e in alcuni casi nella zona in erba, come per gli elicotteri (un EC120, un AS350 e un Cabri G2) di Swiss Helicopter. Per gli amanti dell’ala rotante erano visbili nei parcheggi ai lati della pista anche un fantastico Bell 47 e un SA-318C ALOUETTE II del 1972, oltre a due AB-206, diversi R22 e un Famà Kiss 209.


In una breve rassegna degli stand vediamo anche le novità di questa edizione, come il Risen Superveloce della Porto Aviation Group, il Diamond DA50 RG, il Newpolaris FIB UL120 e l’ICP Ventura con Rotax 915 iS.

  • Aeroporto di Pavullo durante il VFR e FUN
  • DA50 RG vista frontale
  • Pioneer 400 e Pioneer 300 Griffon Alpi Aviation
  • Pipistrel Alpha electro
  • Dardo
  • Magnus Aircraft al VFR e FUN 2021
  • Risen Superveloce
  • Motore Rotax 912
  • Rotax 915
  • Tecnam
  • Tecnam
  • Tecnam

Oltre alle esibizioni in volo che siamo consueti vedere e apprezzare, come quelle di Andrea Pesenato o di Giuliano Ignoto e il suo Corby Starlet, possiamo ammirare acrobazie e passaggi di YAK-50, T6 Texan e CAP-10 , arrivando fino alla formazione FLY Team Roma, a bordo di quattro aerei ultraleggeri Tecnam P2002 Sierra.

Ai piloti acrobatici si uniscono però anche alcuni espositori, con le dimostrazioni in volo dei loro aerei, mostrando le caratteristiche e le peculiarità in bassi passaggi, salite ripide e voli lenti

Dopo lo stop dovuto al Covid questa fiera non è stata una fiera qualunque, è stata un segno di ripresa con una voglia enorme di tornare alla normalità. Le fonti sono varie, ma si parla di 450 fino a 700 aerei partecipanti.
Un grazie speciale va a gli organizzatori per l’impegno che ci hanno messo e per il risultato ottenuto, sicuramente oltre qualsiasi aspettativa. Grazie a VFR Aviation, Piloti di Classe e Aeroporto Pavullo per questo evento che resterà nella storia.

Foto di copertina: Andrea Colombo

Foto all’interno dell’articolo: Luca Ocretti

Author: Luca Ocretti

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