Aeronautica Militare, reportage dall’esercitazione Personnel Recovery Week 21-01

Eurofighter 51° Stormo

L’aeronautica Militare Italiana consolida le capacità operative nello svolgimento di attività di Personnel Recovery, addestrando gli equipaggi di volo e le forze di terra a perfezionare le tattiche di intervento nella ricerca e recupero di personale in ambiente ostile.

L’Aeronautica Militare sta svolgendo in questi giorni l’esercitazione “Personnel Recovery Week 21-01” per la ricerca e soccorso di personale in ambiente ostile. La leadership dell’esercitazione è stata affidata al 51° Stormo di Istrana, attualmente rischierato con uomini e mezzi presso l’aeroporto di Rivolto (UD), sede del 2° Stormo.

Come spiegato dal Col. Marco Bertoli, comandante del 2° Stormo, l’obbiettivo primario delle attività era addestrare il personale dell’Aeronautica Militare a costituire una Task Force di Personnel Recovery con assetti ad ala fissa, ad ala rotante e personale di terra, capace di operare sul terreno nel recupero di personale militare o civile che si trova isolato e in condizioni di emergenza, in un territorio potenzialmente ostile.

Nelle varie fasi esercitative sono intervenuti diversi reparti dell’Aeronautica Militare Italiana e non solo, con una sinergia che ha garantito un bilancio positivo e il pieno raggiungimento degli obbiettivi prefissati, così come ha dichiarato il comandante del 51° Stormo Col. Nadir Ruzzon. Dal punto di vista professionale è stato un ritorno addestrativo senza eguali – afferma il Col. Ruzzon – che ha permesso di vedere equipaggi provenienti da diverse parti d’Italia lavorare con un elevato livello di standardizzazione.

Tra i velivoli basati presso l’Aeroporto di Rivolto in occasione dell’esercitazione Personnel Recovery Week 21-01, troviamo un elicottero HH-101 Caesar, utilizzato per il recupero del personale, e diversi AMX ed Eurofighter Typhoon, mezzi impegnati nell’attività di Personnel Recovery per la ricognizione e il supporto aereo ravvicinato (C.A.S. – Close Air Support).

L’ Eurofighter Typhoon, velivolo nato ed utilizzato come intercettore per la difesa aerea nazionale, non è nuovo a questo tipo di impiego. A partire dal 2018 infatti, nell’ambito di analoghe esercitazioni, ai velivoli AMX sono stati affiancati gli Eurofighter, cooperando con i reparti di volo e le forze di superficie del Comando delle Forze Speciali e di Supporto, allo scopo di addestrare il rispettivo personale in missioni Personal Recovery nei ruoli rescort, rescue mission commander, rescue vehicle ed extraction forces, capitalizzando così il know how importato dai piloti provenienti dalle linee già operative e qualificate nella specialità.

Diverse linee operative che nell’ultimo periodo sono state perfettamente integrate all’interno del 51° Stormo, operativo con due linee volo diverse, quella AMX e quella Eurofighter.

Il 51° Stormo sta assicurando, attraverso il 132° Gruppo, la difesa aerea nazionale con una linea e la ricognizione tattica, le operazioni di Close Air Support (C.A.S.) e la capacità di attacco aria-suolo con l’altra.

  • Eurofighter 51° Stormo tornato da una missione
  • Eurofighter 51° Stormo AMX 51° Stormo in occasione della Personnel Recovery Week 21-01

Il graduale percorso che ha seguito lo Stormo negli ultimi anni ha avuto inizio nel 2017, quando presso la base di Istrana vennero rischierati una coppia di Eurofighter attivando una cellula di Difesa Aerea con, a rotazione, velivoli del 4° Stormo di Grosseto, del 36° Stormo di Gioia del Colle e del 37° Stormo di Trapani.

Bisognerà aspettare il 2019, anno in cui il reparto ha raggiunto la piena capacità manutentiva sul nuovo velivolo, per vedere a Istrana un Eurofighter con le insegne del 51° Stormo e il caratteristico gatto nero sulla coda, fu l’esemplare 51-01, mostrato al pubblico durante l’anniversario per i 30 Anni di AMX ed 80 Anni del 51° Stormo.

Velivoli, reparti e sistemi che hanno preso parte alla “Personnel Recovery Week 21-01”

4° StormoVelivolo Eurofighter Typhoon
36° StormoVelivolo Eurofighter Typhoon
37° StormoVelivolo Eurofighter Typhoon
51° StormoAMX e Eurofighter Typhoon
2° StormoSistema SIRIUS
15° StormoElicottero HH101 Caesar
14° StormoVelivolo Gulfstream CAEW
17° StormoIncursori
NATOVelivolo AWACS

Hanno preso parte alle attività anche l’ 11° Gruppo DAMI  (Difesa Aerea Missilistica Integrata) dell’ Aeronautica Militare e il 3° Reggimento Artiglieria di Montagna della Brigata Alpina “Julia .


L’area di attività

Le attività esercitative della Personnel Recovery Week 21-01 sono state svolte presso due aree in Friuli e Veneto, rispettivamente nel CTR di Aviano e nella CTA di Padova, interessando le zone di Osoppo/Venzone e Nervesa della Battaglia. (Fonte Immagine Desk Aeronautico)


L’attività di Personnel Recovery

Nell’attività di Personnel Recovery, in un’ottica interforze e multidisciplinare che consenta il recupero del personale isolato o in pericolo in tempi brevi, ci sono varie fasi fondamentali, dalla localizzazione al reintegro del personale. Le 5 fasi principali sono:

  • COMUNICAZIONE ovvero la notifica iniziale di un possibile evento di isolamento;
  • LOCALIZZAZIONE cioè la determinazione della posizione precisa dell’ISOP (Isolated Personnel)
  • SUPPORTO ovvero le azioni che devono essere effettuate nei confronti dell’ISOP e dei suoi
    familiari durante il periodo di isolamento
  • RECUPERO azione coordinata atta a ricondurre l’ISOP sotto la custodia fisica di un’organizzazione amica
  • REINTEGRAZIONE cioè la fase finale del processo

La fase di Personnel Recovery a cui i media hanno potuto assistere durante la Personnel Recovery Week 21-01 è stata quella del recupero.

Localizzato il personale isolato, situato nell’area addestrativa “Rivoli Bianchi” di Venzone, velivoli Eurofighter e AMX hanno monitorato la zona alla ricerca di eventuali postazioni o attività ostili.

L’elicottero HH101 del 15° Stormo, dopo aver imbarcato una squadra di Incursori del 17° Stormo, ha raggiunto l’area e individuato la posizione del personale isolato. Sbarcati gli incursori e messa in sicurezza l’area, l’ISOP è stato portato a bordo e poi in una zona sicura, completando la fase di attività. In tutte le fasi di volo la copertura era garantita da Eurofighter e AMX oltre che dai tre mitraglieri dell’HH101, equipaggiati con Minigun M-134.

Per aumentare il realismo dello scenario ha preso parte all’attività esercitativa anche l’Esercito Italiano con il 3° Reggimento Artiglieria di Montagna della Brigata Alpina “Julia”, operando sulle aree interessate come forze di opposizione. Per una finalità simile, garantendo la complessità dello scenario e un addestramento su tutti i fronti, è stato utilizzato anche il Sistema SIRIUS, sistema missilistico di recente assegnazione alla base aerea di Rivolto, che ricordiamo essere il polo missilistico della Forza Armata .

Il SIRIUS è un sistema BMC4 (Battle Management Command, Control, Communication & Computer) che integra un radar di moderna concezione e un apparato hardware e software che ne consente l’impiego. Esso ha spiccate doti di mobilità grazie ad un proprio veicolo dedicato che ne consente lo spostamento in tempi molto rapidi.

Le funzioni del sistema sono molteplici e possono spaziare da un impiego come sensore integrato in un’architettura di sorveglianza non solo nazionale ma anche a livello NATO, ad un utilizzo in qualità di Comando e Controllo di unità di fuoco dislocate anche a distanza significativa rispetto al sistema stesso.

Diversamente dalla natura per cui è stato concepito e viene utilizzato questo sistema – contribuire alla difesa aerea nazionale e NATO – in queste settimane è stata una minaccia a terra da dover fronteggiare da parte degli equipaggi di volo.

Nell’esercitazione appena svolta l’obbiettivo addestrativo riguardava un ipotetico equipaggio rimasto isolato, ma non bisogna dimenticare che le competenze, la professionalità e le esperienze di uomini e donne dell’Aeronautica Militare Italiana vengono messe a disposizione del Paese anche durante calamità ed emergenze.

L’elicottero HH101 Caesar, mezzo versatile e di ultimissima generazione impegnato nella Personal Recovery Week, è stato un mezzo fondamentale durante i trasporti in BIO-contenimento nella fasi iniziali della pandemia, a marzo 2020, grazie alla sua peculiarità di poter imbarcare una barella isolata A.T.I (Aircraft Transit Isolator). Proprio al 15° Stormo di Cervia, reparto di provenienza dell’HH101 protagonista dell’attività dei giorni scorsi, venne costituito inoltre un hub con equipaggi di volo specializzati e medici pronti al decollo, con il compito di trasportare malati covid nella Penisola.

Si ringrazia tutto il personale coinvolto e nello specifico il Ten.Col. Albani , il Magg. Mariella e il 1°Lgt. Magrino per l’organizzazione e il supporto nelle varie fasi del Media Day.

Author: Luca Ocretti

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