Visita al Reparto Volo dei Vigili del Fuoco di Venezia, i “Draghi” della Laguna

Elicotteri Vigili del fuoco nell'hangar del reparto volo di Venezia Tessera

Abbiamo avuto l’opportunità di visitare il reparto volo dei Vigili del Fuoco di Venezia, uno dei 15 reparti dislocati sul territorio ed equipaggiati con mezzi aerei utilizzati in operazioni di ricerca e soccorso, lotta agli incendi boschivi, trasporto di personale e attrezzature e missioni istituzionali.

Il reparto, con sede presso l’Aeroporto “Marco Polo” di Venezia, opera con elicotteri AB412, A109 e a breve avrà piena capacità operativa con il nuovissimo elicottero AW139.

12 piloti, 11 tecnici, 6 uomini del SAF (nucleo speleo-alpino-fluviale) e 2 sommozzatori. Questi i numeri del Reparto Volo dei Vigili del Fuoco di Venezia, uno degli storici reparti del territorio italiano.

La storia dei reparti volo dei Vigili del Fuoco

L’impiego dell’elicottero da parte dei Vigili del Fuoco ha origini più lontane di quanto si pensi, il Corpo è stato infatti, dopo l’Aeronautica Militare, il primo a dotarsi di mezzi aerei da utilizzare al servizio della collettività per aumentare la mobilità, la capacità di intervento e per lo svolgimento di soccorsi specifici anche in zone difficilmente raggiungibili.

Tutto ha inizio nel lontano 1947, con l’ipotesi di utilizzo dell’elicottero come mezzo di soccorso a seguito dell’avvistamento di un Sikorsky S51 della USS Columbus da parte di un Ufficiale dei VVF di Napoli, autore anche di un articolo pubblicato due anni dopo e riguardante il possibile impiego del mezzo aereo contro gli incendi.

Il passaggio da ipotesi lontana a realtà, avvenne a seguito di diverse circostanze, talvolta casuali. Una di queste, fondamentale per acquisire consapevolezza sulle potenzialità del mezzo aereo, fu l’alluvione del Polesine, evento catastrofico che colpì gran parte del territorio della provincia di Rovigo e parte di quello della provincia di Venezia, causando oltre cento vittime e più di 180.000 sfollati.

In quell’occasione due Ufficiali dei VV.F. gli ingg. Moscato ed Antenucci, insieme al Direttore Generale dei Servizi Antincendi, Prefetto Piéche, effettuarono voli di ricognizione con elicotteri Sikorsky S.55, messi a disposizione dal Comando della VI flotta USA. I vertici dei VVF ebbero un’ottima impressione dell’elicottero come mezzo di soccorso, si crearono quindi i presupposti ideali per l’introduzione del mezzo aereo nel nel corpo dei Vigili del Fuoco.

I-VFRO Vigili del Fuoco
I-VFRO

Bisognerà aspettare il 1954 per vedere consegnati al Corpo i primi elicotteri, si trattava degli Agusta Bell AB47 con marche I-VFRO, I-VFMO, I-VFNA, coincidenti con i Corpi VVF ove furono istituiti i primi Nuclei : Roma, Modena, Napoli.

Furono poi aperti in successione il Nucleo di Pescara e quello di Venezia, poi quelli di Sassari, Arezzo, Salerno, Torino, Bari, Catania e Varese.

Il lungo percorso della specialità aerea dei V.V.F. ha visto gli elicotteri sempre in prima linea, oltre che negli interventi nelle sedi territorialmente di competenza dei singoli Nuclei, anche nelle gravi calamità avvenute sul territorio nazionale, ad iniziare dal 1963, per il disastro del Vajont.

In quella circostanza, come si legge nei rapporti dell’epoca, nell’arco di circa tre mesi di impiego , tre elicotteri AB 47 J3, dei Nuclei di Milano e Modena, riuscirono a compiere 1270 missioni, per complessive 321 ore di volo. Numeri impressionanti considerando i limitati mezzi a disposizione di quel periodo.

AVIA PERVIA (L’impervio Accessibile)

Il motto dei reparti volo dei Vigli del Fuoco

Poi fu la volta dell’alluvione di Firenze cui parteciparono i Nuclei di Roma, Modena e Genova, del terremoto del Belice e di quello del Friuli, ove si ebbe la grave perdita di tutto l’equipaggio di un AB 205 del Nucleo di Modena in volo operativo. Ed infine il grave terremoto dell’Irpinia e della Campania, ove intervennero quasi tutti i Nuclei del territorio Nazionale.

Due celebri foto del comandante Rinaldo Enrico, uno dei padri fondatori della specialità, conosciuto per l’audacia e la generosità con cui affrontava le situazioni più disperate, effettuando salvataggi in condizioni estreme. Da notare le sagome applicate dietro la cabina, ad ognuna di esse corrispondeva una vita salvata. Fonte “Opuscolo Elicotteristi” COMPONENTE AEREA DEL CORPO NAZIONALE DEI VIGILI DEL FUOCO

Vi sono stati tuttavia molti interventi che per singolarità delle condizioni di luogo e di circostanze particolari hanno avuto risalto internazionale.

Basterà citare come esempio l’intervento di spegnimento dell’incendio del Teatro La Fenice di Venezia. Nel tragico rogo intervenne un elicottero AB204 del nucleo di Venezia, condotto con coraggio e professionalità in ore notturne, riversando tonnellate di acqua sulle fiamme con la benna antincendio.

Quasi in concomitanza alla dotazione degli elicotteri AB 204 acquisiti dalla Marina Militare, nel 1986, gli elicotteri dei VV.F. furono collocati tra gli aeromobili di Stato. Con la legge 17 ottobre 1986 n.732 e la modifica di un articolo del Codice della Navigazione Aerea, gli aeromobili dei VVF sono stati inclusi tra quelli militari e dei Corpi di Polizia, ottenendo il nominativo “DRAGO”

Oggi i Reparti Volo dislocati sul Territorio Nazionale sono 15, nello specifico ad Arezzo, Alghero, Bari-Palese, Catania, Cecina, Lamezia Terme , Roma, Genova, Bologna, Pescara, Salerno, Sassari, Torino, Malpensa, Venezia. A Roma ha inoltre sede il Centro Aviazione VVF, alle dipendenze del Dipartimento dei Vigili del Fuoco.

I mezzi utilizzati sono: AB206, AB412, A109-E Power, AW139, P180, Erickson S-64F (gestione affidata a ditta esterna – European Air Crane) e CL415 Canadair ( gestione affidata a ditta esterna – Babcock)

I compiti dei reparti volo dei Vigili del Fuoco

I compiti principali dei reparti volo VVF sono

• salvataggio persone in particolari condizioni di pericolo

• trasporto urgente di feriti o ammalati gravi

• ricerca di persone disperse;

• soccorso ed assistenza a nuclei abitati isolati da fenomeni a carattere locale ed in casi di grande calamità;

• ricognizione, trasporto personale, attrezzature e servizio logistico;

• spegnimento di incendi

• supporto tecnico logistico alle squadre dei Comandi impegnate in interventi di soccorso.

La capacità operativa dei nuclei elicotteri della componente aerea VVF è integrata con altre componenti specialistiche e qualificate del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, addestrate anche per le tecniche di primo soccorso sanitario, quali Sommozzatori, squadre Speleo-Alpino-Fluviale (SAF) e Unità Cinofile.

Il Reparto Volo dei Vigili del Fuoco di Venezia

Terminato l’iter autorizzativo, il giorno 24 Luglio siamo accolti presso il Reparto Volo di Venezia dal comandante Alessandro Favaro, che inizia ad illustrarci i compiti del reparto e il loro territorio di competenza, che copre Friuli, Veneto e la zona di mare compresa da Trieste a Ravenna fino alle acque internazionali.

Transitando nel corridoio che separa l’ingresso dalla zona dedicata a sala operativa e hangar, appaiono alle pareti delle fotografie che seguono la storia del reparto negli ultimi anni.


La storia del reparto volo VVF di Venezia raccolta in una fantastica galleria fotografica offerta da Silvano Zampieri

  • Foto elicottero dei Vigili del Fuoco
  • Foto elicottero dei Vigili del Fuoco
  • Foto elicottero dei Vigili del Fuoco
  • Foto elicottero dei Vigili del Fuoco
  • Foto elicottero dei Vigili del Fuoco Ab206
  • Foto elicottero dei Vigili del Fuoco
  • Foto elicottero dei Vigili del Fuoco
  • Foto elicottero dei Vigili del Fuoco Venezia
  • Foto elicottero dei Vigili del Fuoco AB204
  • Foto elicottero dei Vigili del Fuoco AB204
  • Foto elicottero dei Vigili del Fuoco AB204 soccorso
  • Foto elicottero dei Vigili del Fuoco A109
  • Foto elicottero dei Vigili del Fuoco AB412 Venezia

Il Nucleo fu istituito nell’anno 1968 e la sede scelta fu quella dell’Aeroporto Marco Polo di Venezia, dove si trova attualmente.

Il primo elicottero in dotazione fu un AB 47 G2 marche I-VFEE, in precedenza dislocato presso il Nucleo di Genova. Si passò poi a macchine più prestanti e moderne come l’ AB 206 , l’ AB 204, l’AB412 e l’A109 E, macchina che ha segnato il passaggio da analogico a digitale, con l’introduzione di avionica e sistemi per l’epoca all’avanguardia.

Passando per la sala operativa ci spostiamo nell’hangar, dove nei due posti disponibili ci aspettano i mezzi attualmente utilizzati dal nucleo, un A109 E Power e il nuovissimo AW139, non ancora operativo al 100% in quanto è ancora in svolgimento la formazione del personale.

Il nucleo dispone anche di tre elicotteri AB412 (“Drago 55”, “Drago 71” e “Drago 118”), attualmente in manutenzione.

L’A109 E Power è pronto ad intervenire in caso di necessità, imbarcando l’equipaggio che, come ci spiega il comandante Favaro, è generalmente composto da 5 persone: un Pilota Capo Equipaggio, un Copilota , un Tecnico di Bordo e due Elisoccorritori/Sommozzatori. Le peculiarità del territorio di competenza del Nucleo elicotteri di Venezia, pronto ad operare sia in territorio montano che nello spazio di mare assegnato, prevede la presenza in sede sia di tecnici SAF che di Sommozzatori.

Cabina elicottero AW139 Vigili Reparto Volo Vigili del fuoco di Venezia

Il salto generazionale tra i due elicotteri presenti nell’hangar è notevole e ciò appare ancora di più parlando con Federico Galli, pilota ed istruttore, che con grande disponibilità ci illustra i dettagli tecnici di “Drago 149”.

Con questo nuovo arrivo, il decimo della flotta AW 139, per il Corpo Nazionale si avvicina sempre più l’obiettivo della progressiva sostituzione degli AB 412 in servizio da decenni, al fine di dotare i reparti volo di un più moderno mezzo per contrastare gli eventi calamitosi.

L’AW139 è impiegato in Italia anche dall’Aeronautica Militare, dalla Guardia di Finanza, dalla Guardia Costiera, dai Carabinieri e dalla Polizia di stato, con compiti che variano dal soccorso, all’ordine pubblico e sicurezza, al pattugliamento e ad operazioni anti incendio, arrivando fino a SAR e C-SAR, operazioni di ricerca e soccorso anche in ambiente ostile, di cui abbiamo parlato nel recente articolo dedicato all’esercitazione “Personnel Recovery Week 21-01“.

L’introduzione dei nuovi elicotteri rappresenta un grande salto di qualità per le capacità del servizio aereo dei Vigili del Fuoco, che può utilizzare un mezzo moderno ed efficace per tutte le operazioni in cui è chiamato ad intervenire al servizio della collettività.

CARATTERISTICHE TECNICHE DELL’AW139

Peso massimo al decollo (MTOW)Fino a 7000 Kg
Capacità di caricoEquipaggio di bordo 1-2
Passeggeri fino a 15
Velocità di crociera306 km/h (165 kt)
Motorizzazione 2x Pratt & Whitney PT6C-67C
Data primo volo2001
Esemplari prodottiOltre 1200

La cabina dell’AW139 è modulabile e, nelle varie configurazioni, può arrivare a trasportare fino a 15 persone. Come mostrato dalla casa produttrice la cabina più grande nella sua classe, priva di strutture interne, può ospitare fino a 5 medici e 4 barelle (poste in senso longitudinale o trasversale), oltre a una suite completa di strumenti per il soccorso. L’ampio spazio garantisce agli operatori il completo accesso al corpo del paziente, facilmente caricabile a bordo attraverso le ampie porte laterali.

Le peculiarità di questo elicottero, soprattutto in termini di avionica e sistemi, oltre che per gli equipaggiamenti, sono molteplici e fanno capire subito quanto la tecnologia negli ultimi anni si sia evoluta.

Foto scattate durante la visita di Aviohub al reparto volo dei Vigili del Fuoco di Venezia cockpit elicottero AW139

Drago149 è equipaggiato con il modernissimo glass cockpit Honeywell Primus Epic Phase 8, caratterizzato da un avanzato sistema di visione sintetica SVS ( Synthetic Vision System) specificamente adattato per gli elicotteri, che garantisce attraverso una mappa integrata con ostacoli la visione dell’orografia del terreno, ausilio fondamentale e di estrema utilità durante attività in montagna o in caso di scarsa visibilità esterna.

E’ inoltre equipaggiato con TCAS, autopilota su 4 assi, radar meteo, sistema di comunicazione satellitare, sistema ripresa video ad alta definizione e sistema di trasmissione a terra dei dati. Quello che viene inquadrato con la telecamera sotto al muso può essere istantaneamente trasmesso in sala operativa, per uno scambio di informazioni efficace e immediato.

Grazie alla disponibilità dell’equipaggio abbiamo modo di vedere il funzionamento di un altro sistema innovativo e che aumenta la sicurezza in situazioni particolari come soccorsi in parete o in presenza di ostacoli, l’OPLS, Obstacle Proximity LIDAR System. (attivo e visibile all’interno dei MFD nelle foto sopra)

Il sistema OPLS si compone di tre principali sensori LiDAR (Laser Imaging Detection and Ranging) montati nel rotore principale che consentono una visione a 360 gradi intorno al velivolo.

L’OPLS assicura la rilevazione e il monitoraggio di ostacoli fino a 25m e i dati possono essere monitorati dai piloti grazie a un pannello di controllo installato in cabina di pilotaggio che fornisce indicazioni audio e video, indicazioni sul MFD (Multi Functional Display) e sul sistema di comunicazione interno dell’aeromobile.

Tutti questi sistemi, uniti in una macchina prestate e all’avanguardia, rendono Drago149 un mezzo estremamente utile ai fini del reparto, la tecnologia presente è in grado di ridurre al minimo il carico di lavoro del pilota, permettendo all’equipaggio di concentrarsi al meglio sugli obiettivi della missione.

La visita si porta verso la conclusione e dopo il tempo passato nella cabina accesa dell’AW139, in un concentrato di tecnologia all’avanguardia, gli occhi cadono inevitabilmente sulle storiche foto appese nel corridoio, pensando ai tempi passati e a quei mezzi affascinanti e che resteranno sempre nel cuore di personale e appassionati, rievocando ricordi di ogni tipo in coloro che ci hanno passato migliaia di ore di volo per salvare vite.

Un po’ di nostalgia c’è sicuramente, ma il futuro si chiama AW139 e chissà quanti interventi lo vedranno coinvolto nei prossimi anni, condotto con professionalità da personale dei vari corpi militari e di polizia Italiani, oltre che del reparto volo dei Vigili del Fuoco appena visitato, i “Draghi” della Laguna.


Foto scattate durante la visita di Aviohub al reparto volo dei Vigili del Fuoco di Venezia

Un sentito ringraziamento va al dott. Salvatore Turria per l’organizzazione e a tutto il reparto volo per l’accoglienza e la disponibilità, nello specifico si ringraziano il comandante pilota Alessandro Favaro “Major C” e il pilota Federico Galli.


Testo Luca Ocretti – Foto Luca Ocretti e Mattia Brunetta per AvioHub.it

Si ringrazia Silvano Zampieri per aver fornito il materiale fotografico storico, immagini fantastiche che ripercorrono la storia del reparto VVF di Venezia

Fonte di informazioni e foto storiche – sito www.vigilfuoco.it e opuscolo Elicotteristi VVF “COMPONENTE AEREA DEL CORPO NAZIONALE DEI VIGILI DEL FUOCO” anno 2004 a cura dell’ufficio Coordinamento e Relazioni Esterne e dell’ufficio per le Attività di Soccorso Speciali del Dipartimento dei Vigili del Fuoco del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile (Testi e documentazione storica di Giuseppe Santarsiere – Impaginazione e grafica Alessio Carbonari)

Author: Luca Ocretti

Fondatore e amministratore di AvioHub.it. Visita la sezione "Chi Siamo" per saperne di più