In volo al 70° Stormo | lì dove nasce un pilota militare

A fine gennaio abbiamo avuto l’opportunità di visitare il 70° Stormo dell’Aeronautica Militare e di prendere parte ad una missione addestrativa a bordo del velivolo SF-260EA

Il 70° Stormo, scuola di volo dell’Aeronautica Militare con sede sull’Aeroporto Militare “Enrico Comani” di Latina, è posto alle dipendenze del Comando Scuole dell’Aeronautica Militare e 3ª Regione Aerea con sede a Bari e da oltre sessant’anni assolve ai compiti istituzionali di selezionare e addestrare i futuri piloti militari dell’Aeronautica Militare, delle altre Forze Armate e Corpi Armati dello Stato e cadetti di altre Nazioni.

La Scuola di Volo pontina ha rilasciato, ad oggi, oltre 15.000 brevetti di pilotaggio, realizzando un totale di oltre 500.000 ore di volo, effettuate sui velivoli: Douglas C-47 Dakota, Beechcraft C-45, Piaggio P-166M, Piaggio P-148, SIAI Marchetti SF-260AM, Cessna L-19, Dornier 228, Piaggio P-68, Piaggio P-166 DL3, Leonardo SF-260EA, SIAI Marchetti S-208M, Piaggio P-166 DP1 e Tecnam P-2006T.

Addestramento d’eccellenza – il 70° Stormo

Il 70° Stormo ha il compito primario di selezionare e completare l’addestramento iniziale e basico dei futuri piloti dell’Aeronautica Militare, delle altre Forze Armate ed in generale dei Corpi Armati dello Stato, ivi compresi i frequentatori stranieri inseriti nei corsi dell’Accademia Aeronautica e/o in specifici accordi bilaterali con nazioni estere.

Proprio durante la nostra visita infatti, erano in piena fase concorsuale gli aspiranti del 130° corso AUPC (Allievi Ufficiali Piloti di Complemento), contestualmente alla selezione in una fase già più avanzata di allievi piloti della Polizia di Stato.

Anche i futuri piloti di elicottero infatti, siano essi dell’Aeronautica Militare o di altri corpi dello stato, svolgono la prima fase formativa qui a Latina, su SF-260EA, svolgendo solo in seguito addestramento specifico a Frosinone (72° Stormo) su assetti ad ala rotante. Ma ne parleremo meglio nei prossimi paragrafi

NOTA AI LETTORI: Gli Iter selettivi e formativi tra i vari Corpi dello Stato sono simili, con alcune differenze. Per facilitare la comprensione in questo articolo ci focalizzeremo sul training dei piloti dell’Aeronautica Militare, nello specifico sui piloti dei corsi normali dell’Accademia Aeronautica. Inoltre, le specifiche nell’articolo sono relative al periodo attuale (aprile 2024) e potrebbero non essere accurate per il futuro.

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Il ruolo del 70° Stormo è garantire Selezione, Addestramento e Mantenimento Airmanship

Selezione
Durante la fase concorsuale per l’ammissione nel ruolo naviganti, l’accertamento dell’attitudine al volo ed il conseguimento del Brevetto di Pilota di Aeroplano (BPA) sul velivolo SF-260EA sono tappe obbligatorie. Con il superamento del corso di pilotaggio, infatti, gli aspiranti possono fregiarsi dell’aquila di pilota di aeroplano ed accedere, così, al primo anno dell’Accademia Aeronautica

Addestramento
Nel periodo allo stormo l’allievo pilota è sottoposto ad un programma addestrativo al volo – syllabus –, che prevede una fase teorica “ground school”, in cui apprendono e assimilano le nozioni delle materie di base (impiantistica del velivolo, meteorologia, controllo del traffico aereo, medicina aeronautica, fraseologia radio in lingua inglese e procedure di volo), e una fase pratica “flying training” di addestramento in volo.

Presso il 70° Stormo vengono effettuati anche i corsi di addestramento al volo per Istruttori di Volo agli Ufficiali Piloti Militari assegnati allo Stormo, nonché i corsi per l’abilitazione e mantenimento qualifiche sui velivoli in dotazione allo Stormo.

Mantenimento Airmanship
Il programma di addestramento stabilisce l’iter formativo che dovrà essere seguito dagli allievi piloti dei Corsi Normali dell’Aeronautica durante il periodo di permanenza in Accademia al fine di far mantenere un sufficiente livello di familiarità con il volo propedeutico per le fasi successive. 

Diventare pilota militare: dal BPA all’operativo

Un riassunto delle varie fasi che portano all’ottenimento del Brevetto di pilota militare, arrivando alla fase pre-operativa.

BPA – il Brevetto Pilota d’Aeroplano

Il BPA, acronimo di Brevetto di Pilota d’aeroplano, è il primo traguardo conseguito dagli Allievi che ambiscono a diventare piloti militari. Viene conseguito sul velivolo SF-260EA (T-260B) al 70° Stormo di Latina.

Dopo un periodo di formazione teorica a terra di circa un mese (Ground School), gli allievi affrontano un esame teorico.

Superata la Ground School, l’Allievo è pronto per effettuare il suo primo volo sull’aeroplano: affiancato da un pilota militare che ha conseguito la qualifica di Istruttore, si alzeranno in volo e l’Istruttore farà ambientare l’Allievo al velivolo e alla terza dimensione.

Seguiranno poi 12 missioni circa, ripartite in due blocchi addestrativi, dove l’Allievo andrà a diventare sempre più autonomo.

I due blocchi addestrativi sono separati da un esame pratico, dove l’Allievo Pilota dovrà dimostrare all’Istruttore esaminatore di essere in grado di raggiungere i requisiti minimi di proficiency stabiliti per quell’esame.

Superato l’esame che conclude il secondo blocco addestrativo, l’Allievo Pilota affronterà il giorno stesso il suo primo volo in solista, con il tradizionale bagno nella vasca del pingue.

Una volta ottenuto il BPA, l’Allievo Pilota, oramai fregiatosi dell’Aquila dorata, farà ritorno presso l’Accademia Aeronautica, dove affronterà il percorso accademico insieme ai suoi colleghi degli altri ruoli.

Nell’estate del terzo e del quarto anno gli ormai Aspiranti e Sottotenenti frequentatori dell’Accademia Aeronautica tornano a volare sul T-260 B per effettuare un corso avanzato di Acrobazia Aerea, il B1A, ed un corso basico di navigazione a vista, B1B, concludendo la fase basica di addestramento al pilotaggio.

Nella fase B(PM)1 A, composta da 7 sortite, vengono consolidati gli elementi fondamentali del volo a vista relativamente alle manovre già introdotte nella precedente fase BPA ossia: stallo, looping, sfogata, tonneau, otto lento, chandelle, tonneau a botte e split-s; con l’aggiunta di nuove manovre quali otto cubano, quadrifoglio e imperiale, che consentono l’acquisizione di una maggiore padronanza e coordinazione sui comandi.

La fase B(PM)1 B anch’essa composta da 7 sortite consente al frequentatore di conseguire le capacità propedeutiche alle navigazioni VFR (visual flight rules) ed una adeguata padronanza del velivolo nella gestione delle emergenze simulate. A tal proposito i profili di missione saranno differenti da quelli effettuati fino a questa fase addestrativa, in quanto l’attività non verrà più svolta all’interno dello spazio aereo di competenza dell’aeroporto di Latina, bensì in tutto il territorio italiano.

Fase II – primary pilot training e linea di impiego

Terminato il percorso formativo accademico, i giovani ufficiali piloti sono finalmente pronti ad affrontare quella che viene considerata la parte più delicata della loro carriera da piloti militari: il “primary pilot training”, ossia la fase II del BPM.

Comune a tutti gli allievi piloti, la fase II è finalizzata infatti a individuare, in base all’ attitudine e alle potenzialità del singolo, la linea sui cui essere impiegato: fighters, trasporti, elicotteri e velivoli a pilotaggio remoto.

La fase II si svolge sia presso scuole di volo estere come l’ENJJPT Sheppard Air Force base (Texas), il 120th Flying Training Wing della Hellenic Air Force di Kalamata (Grecia) che presso il 61° stormo dell’Aeronautica Militare di Lecce. 

FASE III, FASE IV e OCU (Conversione Operativa)

Ottenuta l’assegnazione ad una specifica linea operativa (fighters, trasporti, elicotteri, e velivoli a pilotaggio remoto), gli ormai tenenti piloti vengono inviati in una specifica scuola di volo in Italia o in un Paese membro della NATO.

Abbiamo suddiviso il percorso nelle varie linee per facilitare la comprensione

Piloti nella linea aerotattica

I piloti destinati alla linea aerotattica proseguiranno il loro addestramento al 61° stormo di Galatina, dove conseguiranno il brevetto di pilota militare sull’MB-339CD (c.d. “Fase 3”). Procederanno poi per una “Fase 4” definita “pre-operativa” sul velivolo T-346. 

La Fase 4 riguarda unicamente i piloti assegnati alle linee aerotattiche i quali svolgeranno un addestramento pre-operativo denominato Lead In Fighter Training (LIFT) su velivolo T-346 propedeutico per l’ultima fase dell’addestramento che avverrà presso le OCU (Operational Conversion Unit) relative alla linea di assegnazione definitiva. 

In questa fase i piloti si dedicano alle missioni tipiche della Linea Intercettori e della Linea Caccia-Bombardieri, come il volo a bassa quota, le “Basic Fighter Maneuvers”, i “Dogfights”, l’attacco al suolo, l’”Air to Air Refuelling” ecc.

Terminata questa fase i piloti verranno inviati ai reparti operativi per l’OCU (Conversione Operativa) dove in circa un anno effettueranno il passaggio sul velivolo che gli verrà assegnato.

Successivamente alla Conversione Operativa si riceverà la qualifica di “Limited Combat Ready” per poi, una volta al Reparto di assegnazione, diventare “Combat Ready”

Piloti linea ala rotante (elicotteri)

Diverso è il percorso per i Piloti di elicottero, che a differenza del percorso della linea Aerotattica (sopra) verranno inviati al 72° Stormo di Frosinone per effettuare l’addestramento sugli NH-500E prima e sugli HH139 poi, per familiarizzare con le peculiarità del volo su elicottero.

Successivamente avverrà l’assegnazione ai Reparti di Volo dove conseguiranno la qualifica di “Combat ready” sull’elicottero in dotazione.

Piloti linea trasporti

I piloti assegnati alla linea convenzionale verranno inviati a Pratica di Mare, alla Scuola Addestramento Trasporto Aereo (SATA) per l’addestramento sul P-180, al termine del quale verranno assegnati ad una specifica macchina e reparto operativo nel quale, dopo l’abilitazione, conseguiranno anche loro la qualifica di “Combat Ready”.

Passato e futuro del 70° stormo, ne parliamo con il Comandante, Col. Bellomo

Dal pilota di HH-101 a quello di F-35, arrivando a quello del Predator e quello del C-27J…per un pilota dell’Aeronautica Militare la carriera parte da qui, dalla pista di Latina.
Come si sente ad essere al comando di uno Stormo così importante e per il quale passano ogni anno centinaia di futuri piloti della Forza Armata e non solo?

La missione del 70° Stormo è quella di completare l’addestramento iniziale e basico per i frequentatori naviganti dell’Aeronautica Militare, Marina, Esercito e in generale per i Corpi Armati dello Stato, comprendendo i frequentatori stranieri inseriti nei corsi dell’Accademia Aeronautica e/o in specifici accordi bilaterali con nazioni estere.

È una missione strategica per la Forza Armata e per il Paese poiché, come hai detto, la carriera di ogni pilota parte esattamente da qui.

Avere il compito di selezionare ed addestrare le future generazioni di piloti è sicuramente una grande responsabilità, ma è al contempo un orgoglio incredibile! Vedere negli occhi dei giovani crescere la passione e la motivazione per il “lavoro più bello del mondo” è una soddisfazione che non ha eguali. 

Com’è, oggi, strutturato il reparto?

Il Reparto, a similitudine di tutti gli altri Stormi dell’AM, è organizzato secondo una struttura che tecnicamente definiamo “Stormo tipo”, ovvero una struttura organizzativa standardizzata per tutti i Reparti di Volo in AM.

In particolare abbiamo un Gruppo Efficienza Aeromobili che rende disponibili i velivoli, un Gruppo Volo che si occupa della parte addestrativa in volo dei corsi, un Ufficio Operazioni che svolge una sorta di funzione di coordinamento tra GEA e Gruppo Volo per raggiungere gli obbiettivi assegnati al Reparto.

Infine, ma allo stesso livello di rilevanza per un Reparto, ci sono tutte le funzioni di supporto logistico, amministrativo, di difesa, di comando e gestione delle risorse umane che sono svolte da altre articolazioni. 

Ci ha raccontato che la sede di Latina è oggetto di un rinnovamento, dopo la conferma del suo fondamentale ruolo.

Lo Stormo, dopo anni di indecisione dovuta principalmente alla necessità di contrarre il footprint logistico della Forza Armata sia in termini di uomini che di sedi, resterà definitivamente aperto, anzi, è oggi soggetto ad una pesante e profonda opera di revisione infrastrutturale che ha due strategici obbiettivi: rendere efficiente ogni struttura in termini energetici per evitare qualsiasi spreco e migliorare la condizione generale della base per renderla sempre più appetibile a studenti internazionali.

Un esempio su tutti è la nuova palazzina alloggi per i frequentatori dei corsi di volo. Una palazzina che può ospitare fino ad 80 allievi e tecnologicamente avanzatissima infatti è dotata di pannelli fotovoltaici ed idro-termici che la rendono assolutamente indipendente dal punto di vista energetico

Oggi voleremo una missione a bordo del velivolo SF-260 EA, storico addestratore che è la perfetta soluzione per la formazione basica dei piloti. Perché questo assetto risulta perfettamente efficace in fase selettiva e nella formazione basica dei piloti?

Il velivolo è assolutamente efficace nell’addestramento basico perché è la perfetta combinazione di alcune peculiari caratteristiche: è un aeroplano ad elica altamente performante ed efficiente, ma soprattutto è un velivolo che “consente di sbagliare”, ovvero che consente ai frequentatori dei corsi di visualizzare assetti e volare a vista in maniera relativamente semplice e se questi dovessero incorrere in errori grossolani, il margine di recupero è assolutamente sicuro.

La sicurezza del personale è la premessa a tutte le missioni svolte.

In volo con gli SF-260 del 70° Stormo

…lo ammetto, vedere il mio nome nella pianificazione giornaliera dei voli di uno Stormo militare fa un certo effetto. Sulla tabella giornaliera a noi è assegnato il velivolo 70-07, MM55104, nominativo “IRON A”. 

Volerò con il Magg. Antoniazzi, istruttore e comandante del 207° Gruppo Volo del 70° Stormo

Dopo un accurato Briefing sull’attività che andremo a svolgere, in formazione e da soli, e sulle procedure d’emergenza, passiamo per la sala vestizione e saliamo poi in SOR (Squadron Operational Room) per un ultimo aggiornamento meteo.

Pochi minuti dopo e Iron A e Iron B sono allineati sulla pista 30 dell’Aeroporto E. Comani di Latina.

Controlli pre decollo effettuati, tettuccio chiuso, cinture allacciate. Siamo pronti al decollo.
Il gregario, posizionato alla nostra destra, ci guarda. Un cenno con la testa del leader e i freni vengono rilasciati. 

“Speed alive”, manteniamo la direzione durante un decollo in formazione “da manuale”.

Prendendo velocità sulla pista di Latina e poco prima di staccare le ruote da terra, il pensiero vola alla storia di questo aeroporto e di chi ci ha volato. È bello pensare che ogni pilota militare italiano, da ormai oltre 60 anni, passa da qui, stacca l’ombra da questa pista e vola su questo velivolo.

La mente torna “a bordo”.
Rateo di salita positivo, facciamo rientrare il carrello, insieme al gregario, che sta attaccato alla nostra ala destra. 

Viriamo a sinistra e ci portiamo verso il mare, distante pochi chilometri. Sotto di noi l’Agro Pontino, una zona che garantisce delle condizioni meteo perfette per il volo, garantendo continuità nell’addestramento.

Qualche virata in formazione sul mare e sulla linea di costa e la bussola punta a sud, verso il Circeo.

Iron B si stacca dalla formazione, lasciandoci in salita per i 5000 Ft.

Sotto l’attento occhio del Pilota Istruttore, nonché comandante del 207° Gruppo Volo, prendo i comandi, continuando la salita ed effettuando alcune virate.

È arrivando il momento di esplorare una parte dell’inviluppo di volo del SF-260, effettuando alcune manovre più accentuate.
Seguendo consigli e indicazioni dell’Istruttore provo ad eseguire alcuni lazy eight, o virate sfogate, apprezzando la manovrabilità e il controllo di questo velivolo.

È vero che la tecnologia è comoda e i glass cockpit stanno diventando i protagonisti, ma vogliamo parlare di quanto sono intuitivi i cari e vecchi strumenti analogici?

Il controllo torna al Magg. Antoniazzi ed effettuiamo alcuni Looping e Tonneau, terminando con una vite intenzionale.

È il momento di ricongiungersi con il gregario per un po’ di acrobazia in formazione, prima del rientro.

Nei looping in formazione il peso della macchina fotografica a 4G si fa sentire, ma qualche scatto riesco comunque a salvarlo. Se non altro, visto che si parla proprio di formazione, ho imparato come gestire l’attrezzatura fotografica in questi casi 🙂

Dopo alcune virate a bastone, con noi diventati gregari, ci portiamo all’atterraggio.

Questo volo indimenticabile si conclude, così come la giornata passata a Latina, “dove le giovani aquile iniziano a volare”.

Se sei un giovane interessato ad una carriera “in azzurro”, e dopo questo articolo sei ancora più convinto a vestire la tuta da volo e staccare le ruote da terra, ti invito a dare un’occhiata ai concorsi dell’Aeronautica Militare

In conclusione ci tengo a ringraziare l’Ufficio Stampa dell’Aeronautica Militare per aver autorizzato l’attività e tutte le persone che hanno supportato la visita e il volo a Latina con grande gentilezza e disponibilità, nello specifico il Comandante Col. Bellomo, il Magg. Marco M. e i piloti istruttori Magg. Antoniazzi, Magg. Michele P. e T.Col. Roberto P.

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Author: Luca Ocretti

Fondatore e amministratore di AvioHub.it. Visita la sezione "Chi Siamo" per saperne di più