Convertiplano Leonardo AW-609, tecnologia e innovazione allo Jesolo Airshow

Convertiplano Leonardo AW609

Tra gli aerei storici e i più moderni Jet militari, passando per elicotteri e aerei acrobatici, allo Jesolo Airshow 2022 ha fatto il suo debutto pubblico in Italia il convertiplano Leonardo AW-609.

Primo convertiplano al mondo con certificazione civile, l’AW-609 trasformerà radicalmente il modo stesso di concepire alcuni degli impieghi svolti da aeromobili più ‘convenzionali’, come il trasporto passeggeri e il soccorso, potendo decollare come un elicottero ma volando poi alle velocità e con le prestazioni di un moderno aereo.

All’Airshow di Jesolo il convertiplano, presentato da due Test Pilot Leonardo e basato per l’occasione dell’evento a Venezia Tessera, ha dimostrato all’interessato pubblico presente le doti di manovrabilità e le capacità di passare dal volo orizzontale all’hovering in meno di un minuto, con manovre e passaggi nelle sue diverse configurazioni.

Logo AW609

Prodotto da Leonardo, l’AW-609 è stato presentato a livello mondiale per la prima volta al Dubai Expo 2020 in occasione del lancio del nuovo brand Agusta e attualmente il programma, in attesa della certificazione civile, è prossimo all’operatività e in piena fase di industrializzazione, con i prototipi utilizzati nella campagna di prove di volo che hanno totalizzato ad oggi oltre 1.700 ore di volo.

La maggior parte degli stabilimenti italiani di Leonardo sono coinvolti nello sviluppo dell’AW609 e nella produzione dei componenti fondamentali del convertiplano, mentre la linea di assemblaggio finale è basata presso lo stabilimento americano di Leonardo a Philadelphia, dove la produzione delle prime macchine di serie è già in corso e dove è stato inaugurato anche l’intero programma addestrativo, con avanzati simulatori di volo e i servizi di assistenza tecnica per i clienti. 

L’AW-609, realizzato in materiali compositi e appartenente alla categoria di velivoli da 8 tonnellate, può trasportare 2 piloti e fino a 9 passeggeri, o 12 in configurazione ad alta densità. E’ provvisto di un triplice sistema di controllo del volo del tipo fly-by-wire (FBW), che assicura eccellenti caratteristiche di manovrabilità, riduzione del peso complessivo dell’aeromobile, sicurezza e semplicità/contenimento dei costi di manutenzione. 

L’AW-609 è propulso da due motori Pratt & Whitney PT6C-67A che consentono, al MTOW di 7.636 kg, di volare ad oltre 500 km/h e con un raggio d’azione di circa 1.290 km, che salgono ad oltre 1.850 con i serbatoi supplementari.

Peso8000 Kg
Altezza5,1 m con gondole verticali
Larghezza18,3 m con rotori in movimento
Lunghezza14 m
Motorizzazione2x Pratt & Whitney Canada PT6C-67A
Capacità di caricoOltre 2,721 kg – Fino a 12 passeggeri
Velocità di crociera500 km/h – 270 ktas
RangeFino a 1850 Km
Prestazioni e caratteristiche convertiplano AW609

Nell’AW-609 le gondole motore sono in posizione verticale per le operazioni di volo nella configurazione elicottero e appena raggiunta un’idonea velocità, vengono ruotate progressivamente e simultaneamente, in avanti fino a che, raggiunta la posizione orizzontale, i rotori agiscono come eliche traenti. 

Durante questo processo di conversione, che avviene nell’ambito di un “corridoio” di conversione ideale gestito automaticamente dai computer di bordo, la portanza è trasferita dai rotori all’ala. Non vi sono improvvisi cambi di quota o di caratteristiche di volo durante la conversione, nel corso della quale il pilota conserva il pieno controllo della macchina.

Info AW609

L’AW609 è in grado di compiere la procedura di conversione (dal profilo di volo tipico dell’elicottero a quello dell’aeroplano e viceversa) in circa 40 secondi e in maniera completamente automatica.

Due approcci al volo totalmente differenti, come si sa: movimento verticale grazie ai rotori nel primo, portanza sull’ala e propulsione con elevate prestazioni di un turboelica nel secondo. Per gli addetti ai lavori, una combinazione ideale del meglio dei due mondi; per tutti gli altri, un modo totalmente nuovo di immaginare gli spostamenti tra città o verso aree remote. 

Immaginiamo, ad esempio, spostamenti tra grandi città per lavoro o per esigenze personali. Oggi il trasferimento più rapido da Milano a Londra è consentito solo con l’utilizzo dell’aereo e il tempo di percorrenza dal decollo all’atterraggio non sarà l’unico di cui si dovrà tener conto. Saranno necessarie diverse ore, magari un’intera mattinata, partendo da una sede di lavoro o dall’abitazione per arrivare alla destinazione finale. In un futuro molto vicino a noi, l’AW609 condurrà il passeggero direttamente da A a B, arrivando nell’esempio sopra a destinazione in circa due ore. 

Convertiplano Leonardo AW-609
AW-609 a Dubai, foto Leonardo

Altro scenario spiegato da Leonardo: immaginiamo una piccola comunità in Asia su un’isola a un migliaio di km di distanza dalla terraferma o dai principali centri urbani attrezzati con tutti i servizi necessari, specialmente quelli sanitari e di emergenza. Nessuna pista di atterraggio, solo un piccolo porto raggiungibile via traghetto dopo 24 ore di navigazione. Stiamo parlando dell’isola di Ogasawara, per la quale il governo metropolitano di Tokyo sta valutando la possibilità di utilizzare proprio l’AW609, che consentirebbe, atterrando come un elicottero e spostandosi come un aereo con i vantaggi tipici delle due macchine, di effettuare collegamenti frequenti e sicuri, oltre ad interventi in situazioni di emergenza.

L’AW-609 introduce continuità e rapidità d’azione: un solo mezzo per raggiungere rapidamente un paziente a grande distanza, recuperarlo (a terra o con il verricello) anche dove non esistono piste o addirittura non è possibile atterrare e trasferirlo direttamente verso la struttura ospedaliera più idonea.

A questo si aggiungono le incredibili possibilità per compiti di trasporto, sicurezza, pattugliamento e interventi speciali, anche grazie alla possibilità di integrare l’utilizzo di visori notturni NVG. Proprio per questi ambiti è visibile sul sito Leonardo il rendering dell’AW-609 “security services”…che sia questo il futuro del Personnel Recovery e delle operazioni speciali?

Author: Luca Ocretti

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