Tre anni fa, dopo un sabato piovoso e fotograficamente “impegnativo” all’Airpower 2019, mi ero ripromesso di partecipare a tutti i costi alla prossima edizione di questo evento aeronautico. Meteo a parte, era stato per me l’Air show più bello al quale avessi mai partecipato.
Quest’anno è tornato il tanto atteso Airpower, e non vedevamo l’ora.
L’ Airpower, organizzato dalle forze armate austriache in collaborazione con Red Bull e con la provincia della Styria, è oggi il più grande Air Show in Europa. Vero, sarebbe il secondo, ma da quando l’Inghilterra è uscita dall’Unione Europea, ha portato fuori classifica il RIAT, che senza dubbio aveva il primo posto e lo ha ancora nel cuore degli appassionati.
L’Airpower 2022 si è svolto nella cornice dell’aeroporto di Zeltweg nei giorni 2 e 3 settembre e ha visto la partecipazione di velivoli decisamente inconsueti, display sensazionali e tanta adrenalina, sotto gli occhi di quasi 300.000 spettatori.
200 aerei ed elicotteri
20 nazioni
300 000 spettatori
Ad aprire lo show le Forze Armate Austriache, con una dimostrazione in volo che ha coinvolto contemporaneamente nove elicotteri Alouette-III (con al gancio baricentrico tutte le bandiere degli stati federali austriaci), un Eurofighter e tre PC-6 , sulle note di una sinfonia appositamente composta e arrangiata dal compositore Tristan Schulze.
Immancabili le esibizioni di aerei ed elicotteri dei Flying Bulls, che oltre a display singoli e in formazione hanno presentato in anteprima mondiale il nuovo “RED BULL AEROBATIC TRIPLE”. Per la prima volta, gli aerei e gli elicotteri dei Flying Bulls, i jumpsuit jumper del Red Bull Skydive Team e i paracadutisti dell’HSV Salzburg hanno volato insieme. L’unico elicottero acrobatico al mondo, il BO-105, insieme al Bell Cobra 209/AH-1F, lo storico PT-17 Stearman e lo Zivko Edge 540 (pilotato dall’italiano Dario Costa) hanno volato insieme, con manovre incredibili e con una precisione assoluta.
Non sono mancate le esibizioni dei “Solo display” di varie nazioni e la partecipazione di pattuglie acrobatiche come la “Patrouille Suisse”, le “Wings of Storm” ( Krila Oluje) e ovviamente le nostre Frecce Tricolori, protagoniste di un momento indimenticabile.
“Signore e signori, è ora il turno delle Frecce Tricolori!”
300 000 persone, fino a poco prima talvolta distratte, sedute o alla ricerca di una birra fresca, si sono fermate. Un intero aeroporto si è fermato.
Tutti in piedi hanno iniziato ad applaudire fino al decollo e da lì è iniziata la magia. 300 000 persone con gli occhi al cielo ad ammirare le manovre, gli incroci e le separazioni della nostra Pattuglia Acrobatica Nazionale, che ha tenuto letteralmente con il naso all’insù per tutta la durata del programma – perfettamente descritto in tedesco dallo Speaker Magg. Riccardo Chiapolino – l’aeroporto di Zeltweg.
E’ sempre bello essere dove vola la nostra PAN all’estero, vedere l’emozione nel pubblico, gli sguardi impressionati, sentire i commenti stupefatti sulla bravura di questi “Ragazzi” e – bisogna dirlo – è uno di quei momenti dove ci si sente fieri ed orgogliosi di essere italiani.
Con la partecipazione annunciata a fine agosto, uno dei velivoli che ha riscontrato maggiore curiosità tra il pubblico e sul piano internazionale è stato l’aereo da trasporto cinese Y-20, alla sua seconda comparizione in Europa e alla sua prima partecipazione ad un Airshow europeo.
Lo Xian Y-20, 运-20S, è un aereo militare da trasporto strategico quadrigetto monoplano ad ala alta realizzato dall’azienda aeronautica cinese Xi’an Aircraft Industrial Corporation e il cui sviluppo fu avviato ufficialmente nel 2006.
Il secondo aereo che all’Airpower 2022 ha letteralmente lasciato a bocca aperta il pubblico, è stato niente di meno che un B-52H Stratofortress americano, assegnato al 23rd Bomber Squadron – 5Th Bomb Wing – e decollato per l’occasione da Fairford. C’è chi dice che sia stato in risposta alla partecipazione cinese, chi dice sia stato per “farsi vedere” nella situazione geopolitica attuale, ma senza dubbio un passaggio asse pista di un B-52, con i suoi 8 motori, oltre 55 metri di apertura alare e i suoi 200 000 kg di MTOW, ha lasciato tutti impressionati.
Dai Gripen (ungherese e svedese) agli F-16 (belga e greco), passando per Draken, ME-262, Eurofighters, Tornado, Mil Mi-24 (ungherese e ceco), Messerschmitt ME-262, Eurocopter Tiger e decine di altri aerei ed elicotteri militari, la lista dei partecipanti all’Airpower è decisamente lunga e ricca, ma non è questa la sede per un lungo elenco di aerei e nazioni (clicca qui per la lista completa).
Lasciamo quindi parlare le foto, scatatte nella giornata di sabato e riguardanti i soggetti più interessanti e le manovre più suggestive di questo Airpower 2022!
Partecipare all’Airpower, qualche consiglio
L’Airpower è e resta un airshow con ingresso gratuito. Non è richiesto nessun biglietto per accedere all’aeroporto. L’unica spesa richiesta è per il parcheggio, in questa edizione costato 20 euro a veicolo per l’intera giornata. Nel nostro caso, il parcheggio era proprio davanti all’ingresso principale, il che ha permesso un accesso veramente rapido.
Il biglietto si può acquistare in loco ma per agevolare l’accesso conviene prendersi per tempo e comprarlo online, attraverso il portale presente sul sito dell’evento.
Sarà per la precisa organizzazione austriaca, ma le code all’Airpower sono veramente limitate. Una lunga coda di veicoli in avvicinamento all’aeroporto, nonostante fossero appena le 7 di mattina, si muoveva lenta ma costantemente e l’ingresso allo stesso aeroporto, con numerosi gate di controllo (consueta apertura dello zaino per eventuali oggetti proibiti), avveniva in pochi minuti. Arrivati a Zeltweg alle 7:00, alle 7:20 eravamo davanti ai primi aerei in mostra statica.
Il consiglio è di arrivare presto, in quanto (come è ovvio che sia) poco dopo la coda e i tempi iniziano ad allungarsi. Inoltre, visitare la mostra statica nel pomeriggio risulta molto difficile, per non dire impossibile, a causa del folto pubblico.
Visitarla presto, con poca gente e con i piloti liberi e disponibili a quattro chiacchiere, è la scelta migliore. Senza dimenticare che quasi tutte le nazioni (tra le poche senza stand, noi italiani…) hanno un Gazebo con patch e merchandising di vario tipo a disposizione.
Pass Spotter, si o no?
Per gli appassionati fotografi, c’è la possibilità di comprare (occhio che si esauriscono in fretta, molta fretta) i pass Spotter. Quest’anno abbiamo optato per l’ingresso normale e possiamo dire che ciò non preclude scatti eccezionali dalla zona del pubblico. Pur avendo un costo non irrisorio (73 Euro un giorno, 115 Euro due giorni) l’accesso Spotter permette occasioni fotografiche da diverse postazioni all’interno del sedime aeroportuale, aree dedicate davanti al pubblico e altri vantaggi.
Per qualsiasi altra informazione, trovate molti dettagli e risposte nel sito dell’evento.