CrewRv8, in volo a Trento con due aerei “homebuilt”

CREW RV8 in volo

“Pensate di avere in garage un container, dal valore di diverse decine di migliaia di euro, con all’interno tanti, tantissimi pezzi di lamiera di alluminio. Ecco, quei pezzi diventeranno un aereo”

Inizia con questo pensiero il racconto di questa esperienza, un volo con Luca e Franz della CrewRv8 e i loro Vans RV-8, due aerei auto costruiti.  A Trento, aeroporto dove sono basati, abbiamo avuto l’opportunità di provare il volo in formazione e l’acrobazia in formazione con questi aerei ideati e commercializzati dalla Van’s Aircraft, ma costruiti dagli stessi piloti che ci hanno accompagnato in volo.

Modellino in scala 1/1? No, Aereo “Homebuilt”! 

Van’s Aircraft RV-8 

Il mondo dei velivoli autocostruiti mi ha sempre affascinato. 

Partire da un kit o da un disegno, per arrivare al proprio aereo, è una cosa che non sarei mai capace di fare, forse per mancanza di pazienza, forse per la consapevolezza dell’impegno necessario. C’è chi però ha scelto di dedicare anni di lavoro alla costruzione di un aereo, conoscendo tutto ciò che si nasconde dietro ad ogni particolare meccanico e non solo.

Tra gli auto costruiti più famosi, molto popolari negli States e sempre più di comuni in Europa, ci sono gli aerei di Van’s Aircraft. Diversi modelli che riescono a coprire molte esigenze dei piloti di aviazione generale, a seconda delle necessità. Aerei da 1 a 4 posti, con carrello biciclo o triciclo. Da comodi e spaziosi “viaggiatori” con posti affiancati come gli RV-14 ad aerei acrobatici in tandem, come gli RV-8.

Il Vans RV-8 è un aereo monomotore biposto in tandem, ad ala bassa, venduto in kit dalla Van’s Aircraft  Inc a partire dalla metà degli anni ‘90.

Molto manovrabile (è acrobatico, con fattore di carico +6 -3), veloce e piacevole da pilotare, è stato venduto in oltre 1600 esemplari e, dopo averlo provato, capisco bene il perché di questo successo. 

Partendo da fuori, il Vans RV-8 mostra subito la sua vocazione alla velocità e alla manovrabilità. Biciclo, con posti in tandem, con un tettuccio a goccia stile P-51D Mustang (permettetemi il paragone, dai…) e con un range di motorizzazioni da 150 a 200 cavalli – che in questo secondo caso gli garantiscono una crociera al 75% di quasi 350 Kmh – è un piccolo caccia.  

A bordo il comfort è migliore di quanto mi aspettassi. Il sedile posteriore, anche se leggermente affossato, come è ovvio che sia in un biciclo di queste dimensioni, garantisce in volo una buona visibilità in tutte le direzioni.

I-EIGT e I-LUKE Van's RV8

Durante il nostro volo ho avuto modo di provare a pilotare l’ RV-8 di Luca e il giudizio è estremamente positivo. Vero, non ho esperienza per dare una valutazione precisa. Con un attestato VDS e una decina di aerei provati, talvolta per pochi minuti, non posso permettermi tanti giudizi precisi. Sono però rimasto colpito da quanto sia piacevole da pilotare. Preciso e sensibile nei comandi, anche in acrobazia, il Van’s RV-8 riesce a passare da un tranquillo volo (si può viaggiare a oltre 300 km/h e stivare tutto il necessario per un weekend nei due bagagliai, che hanno una capacità totale di 56 Kg, 22 anteriori e 34 posteriori) all’acrobazia basica, che esegue tranquillamente.

Diverso è a terra, dove la visibilità è limitata e come ogni biciclo le fasi di decollo e atterraggio sono le più critiche.

LUNGHEZZA6,4 m
ALTEZZA1,7 m
APERTURA ALARE7,3 m
GROSS WEIGHT818 Kg
MOTORIZZAZIONELycoming YO-360-A1A h 180 Hp
VELOCITA’ DI CROCIERA [75% @ 8000 ft]328 Km/h
VELOCITA’ DI STALLO82 Km/h
AUTONOMIA1300 Km
Prestazioni Vans RV-8 (con motorizzazione 180 Hp, come I-LUKE)

Intervista a Luca e Franz della CrewRv8

Per capire meglio il mondo degli “homebuilt” e per scoprire qualcosa in più sulla CrewRv8, facciamo quattro chiacchiere i due piloti, Francesco “Franz” Dante e Luca Perazzolli.


A proposito di Luca, i lettori di AvioHub della “prima ora” si ricorderanno il nostro articolo dello scorso anno, dove raccontavamo la costruzione di un Savannah dagli studenti di un Istituto superiore, il Martino Martini di Trento. Ecco, Luca era il coordinatore di quel progetto fantastico: costruire un aereo a scuola. (NDR. lo stesso Istituto ha in “ work in progress” un secondo aereo…ve ne parleremo)

I piloti della CREW RV8
Francesco e Luca

Viste le diverse esperienze, abbiamo scelto di realizzare un’intervista doppia.

Poco sopra raccontavo che immergersi nell’autocostruzione di un aereo non è da tutti. Raccontaci cosa ti ha spinto a costruire il tuo RV-8 e cosa ha comportato intraprendere questa avventura, se possiamo definirla così.

Luca: dopo quindici anni di volo da pilota privato ottenendo varie abilitazioni come quella acrobatica ed il volo in montagna cominciavo a trovare, data la mia passione, troppo limitante e costoso continuare a noleggiare gli aeroplani. Ebbi modo di avvicinarmi al mondo dell’aereo autocostruito (o Experimental) frequentando Giancarlo Zanardo, grande appassionato e promotore con la sua Fondazione “Jonathan Collection”; cominciò così a frullarmi in testa la possibilità di costruire il mio aeroplano avendo, fin da bambino, l’attitudine alle capacità manuali. L’Experimental era una scelta obbligata per via dei costi da sostenere che sono molto più contenuti rispetto ad un aereo di produzione industriale, soprattutto per ciò che riguarda la gestione. Trovai negli aerei dalla Van’s Aircraft quello che cercavo grazie anche ad un articolo sulla rivista Volare che illustrava un RV-3 titolando “A tutta manetta senza pensieri”. 

Dal gennaio 2005 a maggio 2010 ho costruito l’RV-8 nel garage sotto casa, ho impiegato circa 2800 ore passando parecchio tempo ad apprendere le tecniche per lavorare facendo tutto per conto mio incluso impianto elettrico e verniciatura. Il primo volo l’ho eseguito sull’aeroporto di casa (Trento) il 9 agosto 2010; un’emozione ed una soddisfazione incredibile! La storia della mia costruzione si può vedere sul sito www.rv8.it

Franz: È andata più o meno così: Nel 2003 ho iniziato a volare con la pattuglia Vega Ulm di Lecce partecipando a numerosi air show, principalmente in sud Italia, e la bellezza del volo in formazione mi porta subito a desiderare un aeroplano più performante e più adatto a questa meravigliosa disciplina. Comincio così a studiare cosa offrisse il mercato, con il realismo di un budget limitato. Più o meno nello stesso periodo, a Trento, comincio a fare volo in montagna, ed il punto di ritrovo dei piloti prima e dopo il volo era una casetta di legno dove Luca aveva appeso una foto di un RV-8 ritagliata da un giornale. Vedendo quella foto ricordo perfettamente di aver pensato “per quale assurdo motivo un pilota dovrebbe costruire un aeroplano?”. Saltiamo al 2006, in primavera atterro a Mensanello dove mi aspetta Enzo Pacenti per farmi provare il suo RV-6, faccio un volo di un quarto d’ora e scendo che non capisco più niente… è l’aereo giusto, devo “solamente” comprarlo e costruirlo… La costruzione non è stata né semplice né veloce, ma è stata una grande occasione di crescita umana e professionale, e la considero una delle esperienze più belle ed appaganti della mia vita.   

2) Non sono un grande conoscitore del mondo degli aerei autocostruiti (o Experimental), ma l’idea di intraprendere una costruzione di questo tipo contemporaneamente mi intriga e mi preoccupa.  Che competenze servono per montare un kit in scala 1/1? E cosa comprende il Kit solitamente?

Luca: Per costruirsi l’aereo in garage ci vuole sicuramente una buona attitudine alle attività manuali e la giusta mentalità (il mondo aeronautico richiede ordine e metodo); con queste premesse le tecniche per costruire si apprendono facilmente. C’è molto da studiare e bisogna avere la buona volontà e l’umiltà di imparare usando la disponibilità di qualche appassionato all’interno del C.A.P. (Club Aviazione Popolare). Nel caso dei kits della Van’s Aircraft questi sono completi e ottimamente ingegnerizzati cosa che aiuta decisamente il lavoro; il mondo Experimental però riguarda anche i progetti originali (con le dovute conoscenza ci si può progettare l’aereo da zero), le costruzioni da disegni di progetto (al posto di trovare i pezzi in kit, questi si costruiscono partendo dai materiali grezzi leggendo i ‘blue print’) ed il recupero di velivoli storici-orfani.

Franz: all’inizio della costruzione ero decisamente preoccupato e spaesato, però, mano a mano che la costruzione avanzava, vedevo crescere le mie competenze e con esse la confidenza di riuscire a completare il progetto. Come dice Luca un apporto fondamentale è rappresentato dai soci del C.A.P. che mi hanno sempre aiutato con grandissima disponibilità e competenza. Sono partito con l’idea di costruirmi un aereo, e alla fine del viaggio mi sono ritrovato con un aereo ma soprattutto con molti nuovi amici. Per passare alla parte “tecnica” della domanda, un kit normalmente include tutte le componenti principali per costruire il velivolo ad esclusione di avionica, motore e vernici che sono personalizzazioni del singolo costruttore.

I-LUKE
Paesaggi autunnali fanno da sfondo a I-LUKE. Foto D. Bertagnolli

3) Hai qualche consiglio da dare a chi leggendo questo articolo sta pensando “Figo…ora mi informo per poter costruire un aereo anche io!”

Luca: la costruzione aeronautica svolta in prima persona non è un percorso facile, possibilissimo ma non facile e non va sottostimato. Una volta accettato il fatto che per svariati anni si dedicherà la maggior parte del tempo libero alla costruzione, all’apprendimento delle tecniche necessarie ed alla stesura della documentazione richiesta non c’è motivo per non farlo. È un percorso personale estremamente appagante ed io lo consiglio vivamente ma prima di buttarsi frequentate qualcuno che lo ha già fatto facendo le dovute domande. Per ciò che riguarda la parte normativa tutto poggia sulla circolare Nav-15 ed il Regolamento Costruzioni Amatoriali Aeromobili Storico Amatoriali e soggetti qualificati entrambi scaricabili dal sito ENAC. Con la guida del C.A.P. e con la  molta documentazione ora disponibile in rete se lo volete ce la farete di sicuro!

Franz: il mio consiglio è: fatelo! Andate a parlare con qualche costruttore, seguite uno dei corsi organizzati dal CAP (sono gratuiti) e poi non pensateci troppo e buttatevi. Non sarà una passeggiata, richiederà molti sacrifici, ma costruire il proprio aeroplano e portarlo in volo è un’esperienza davvero unica.

4) Cosa vi ha spinto a creare una pattuglia di volo in formazione con due Van’s RV-8?

Luca: Non appena Franz completò il suo RV-8, cominciammo a fare qualche volo in coppia, senza avere un obbiettivo preciso, ma rimasi subito stregato dalla bellezza del volo in formazione, una bellezza fatta di metodo, disciplina, precisione e molto addestramento, che regala grandi soddisfazioni.

Franz: Io, come ho già accennato, ho sempre avuto il pallino del volo in formazione, per cui ho cercato subito di far avvicinare Luca a questa disciplina nella speranza che il virus attecchisse… è bastato il primo volo…

Acrobazia con la CREW RV8
In acrobazia con la Crew RV8 – foto D. Bertagnolli

5) La storia della CrewRv8 comincia nel 2014. Come avete strutturato l’addestramento, per arrivare ad un livello così alto e a così tanta precisione e “intesa” in volo tra i due piloti?

Luca: Come tutte le cose bisogna procedere per gradi, tenendo sempre in mente i propri limiti e quelli dell’aeroplano. Abbiamo dedicato molto tempo a studiare i parametri, ad affinare le manovre e a conoscere a fondo i nostri aeroplani per poter fare acrobazia in coppia (abbiamo ad esempio il limite dell’elica a passo fisso). Passione, tenacia e precisione hanno fatto il resto ma … si impara qualcosa di nuovo ad ogni uscita.

Franz: come ha detto Luca ci tengo a sottolineare che siamo cresciuti gradualmente, senza mai fare il passo più lungo della gamba. Un altro ingrediente fondamentale è la fiducia reciproca, che consolida l’intesa e che da, come risultato visibile, l’immagine di due aerei che eseguono un balletto nel cielo.

6) Vi siete esibiti anche in diversi importanti airshow, come Festivolare o il Linate Air Show 2019. Com’è strutturato il vostro programma?

Il nostro programma è migliorato in funzione del livello del nostro addestramento in coppia. Abbiamo iniziato a presentare un programma dove le manovre acrobatiche erano svolte singolarmente, così via via fino all’ultimo airshow, quello di Linate, dove le manovre acrobatiche erano in coppia. Ora stiamo lavorando ad un programma che ci consenta di concatenare alcune manovre rimanendo più vicini agli spettatori e riducendo i tempi di attesa. Questo era il programma del 2021: L’esibizione inizia con il decollo in formazione (smoke-on) ed il riposizionamento per la prima manovra.

*L= leader / W= wingman / R= repositioning

1) la formazione fa ingresso fronte pubblico, con il gregario in ala destra, salita in verticale per successiva apertura, leader e wingman eseguono una singola foglia di quadrifoglio (leader vs. dx e wingman vs. sx) per incrociarsi in uscita dalla stessa, in allontanamento lungo la display line. Su comando del L entrambi eseguono mezzo OTTO CUBANO per invertire la rotta ed incrociarsi nuovamente di fronte al pubblico eseguendo poi un TONNEAUX a sx. Riposizionamento in uscita dal tonneaux entrambi i velivoli effettuano una virata in allontanamento dal pubblico per ricongiungere la formazione e prepararsi alla manovra successiva (dal lato sinistro del pubblico)

2) da sx verso dx del pubblico: LOOPING in formazione, con W in ala dx. R la formazione esegue un’ampia virata a sx in salita per ripresentarsi fronte pubblico, il W trasforma da ala a bastone

3) da fronte pubblico singola foglia di QUADRIFOGLIO con uscita a sx

4) la formazione si ripresenta da sx verso dx con TONNEUX A BOTTE in formazione con W a bastone. R inversione di rotta con virata a sinistra, il W trasforma in ala dx

5) da dx verso sx ingresso a 30° con il pubblico per una mezza virata SCHNEIDER ventre al pubblico

6) da sx verso dx SIBERIANA. R virata a sx ed inversione a dx per iniziale apertura da dx a sx

7) ATTERRAGGIO – Dopo l’atterraggio, prima di liberare la pista SMOKE BURN OUT.

7) La CrewRv8 non è solo divertimento e airshow, è anche formazione con le giornate che organizzate a Trento sotto il nome di Meeting RV-pilots.eu. Raccontaci qualcosa di questo evento

Dal 2019 abbiamo partecipato, sotto la guida dell’amico Tobias, alla creazione di un gruppo di piloti europei di Van’s RV interessati al volo in formazione (www.rv-pilots.eu). Abbiamo basato l’addestramento sullo standard dell’americana FFI (Formation Flying Inc.) che ha elaborato degli standard specifici per i velivoli Van’s RV.

Per ottimizzare i risultati, con un gruppo selezionato di piloti già in parte addestrati, abbiamo invitato Steve e Stephen dagli Stati Uniti, due istruttori ed esaminatori dello standard FFI; è stata una settimana piena di voli imparando cose nuove estremamente interessanti.

A partire da allora, durante l’anno si organizzano delle sessioni di addestramento in piccoli gruppi, divisi tra Germania, Italia, Francia, Svizzera, Austria per poi ritrovarsi tutti a Trento per l’evento che chiamiamo ‘Meeting RV-Pilots Trento’. Il raduno chiude la stagione di preparazione dei singoli gruppi ed è occasione di confronto e di accrescimento del livello tecnico. Il rispetto di un unico standard, la preparazione e la disciplina dei piloti partecipanti consentono di volare in sicurezza in un ambiente davvero professionale.

Al divertimento del volo si aggiunge quello delle pizze mangiate in hangar e delle storie di un gruppo di amici che cresce di anno in anno. È anche l’evento dove diamo particolare risalto alla raccolta di filmati e fotografie. Anche quest’anno siamo ospiti con una fotografia del calendario della Van’s Aircraft inc.

Foto Calendario Vans Aircraft Daniel Bertagnolli

In volo: in formazione con la CrewRv8

L’opportunità di provare i Vans RV-8, volando in formazione con la CrewRv8 presso la loro base – Trento –  arriva subito dopo Natale. Sarò tre giorni a Trento con un amico e, meteo permettendo, cercheremo un paio di ore libere per l’attività.

Poco dopo la partenza arriva la chiamata da Luca. Se siamo disponibili il volo si potrà fare in giornata…perfetto!

All’Aeroporto di Trento, oltre a Luca e Franz, abbiamo l’opportunità di incontrare anche colui che ha ideato le bellissime livree dei loro aerei, Giuliano Basso di Bassodesign .

Caffè, briefing e siamo pronti per andare in volo.

Io sono a bordo con Luca, sul Vans RV-8 I-LUKE

Dopo il decollo in formazione, con Franz come Leader, prendiamo quota diretti verso la valle dei Laghi, a nord di Trento.

Per quanto la neve caduta nelle settimane precedenti si sia in parte sciolta, il panorama è fantastico e gli sfondi per le foto sono perfetti. Come temevo l’unico problema è il tettuccio, particolarmente insidioso per quanto riguarda i riflessi.

Vestiti scuri, paraluce in silicone e qualche sistemazione con photoshop, sono stati fondamentali.

Dirigendo verso la valle dei Laghi effettuiamo diversi cambi di posizione e trasformazioni, dove è stata evidente la perfetta coordinazione tra i due piloti che, con piccoli gesti e comunicazioni ridotte al minimo, riescono a comprendersi immediatamente. Luca mi spiega che anche questo fa parte degli standard americani FFI (Formation Flying Inc.).

In formazione CREW Rv8

Qualche foto, con il Monte Bondone e le cime circostanti come sfondo, ed è tempo di tornare verso Trento.

Dopo essersi separati ho modo di provare a pilotare l’RV-8 che, come accennavo sopra, mi ha lasciato un giudizio estremamente positivo. Molto sensibile, sicuramente, ma piacevole e manovrabile senza troppe difficoltà, anche durante le figure acrobatiche. 

Ricongiungiamo con Franz e siamo pronti per vedere la CrewRv8 in azione, in acrobazia.

francesco Dante pilota CREW Rv8

Durante il Briefing Luca mi ha spiegato nei dettagli cosa andremo a svolgere e cosa comporta effettuare queste manovre in formazione per i due ruoli, il Leader e il Gregario, leggermente arretrato. Eseguiremo un Looping e un Tonneau a botte, nel cielo dell’Aeroporto di Trento.

A circa 2000 ft iniziamo il Looping, dopo aver preso velocità. Mentre Luca sfrutta tantissimo l’energia accumulata, Francesco deve continuamente utilizzare la manetta per mantenere al meglio la posizione. Le correzioni erano continue, ma fidatevi, erano così vicini e mantenevano la posizione così bene, che i due aerei sembravano collegati da una corda immaginaria.

Terminato il Looping, uscendo alla quota di ingresso, ci prepariamo per il Tonneau a botte, provato poco prima senza il gregario.

Il Tonneau a botte inizia guadagnando velocità ed energia, con una picchiata.

Tirando leggermente portiamo il muso a circa 60° sull’orizzonte, dove si inizia una rotazione che ci porterà, nel tratto finale, con il muso verso il basso a riguadagnare energia. A differenza del classico Tonneau, secco e con una rotazione veloce, in questo caso la rotazione è molto lenta e rende la manovra molto più armoniosa.

Dopo il Tonneau e il Looping ci si prepara per la separazione e l’atterraggio.

Basso passaggio in formazione sulla pista di Trento e noi per primi ci separiamo, seguiti da Franz. Dopo l’atterraggio taxi anche in questo caso in formazione, fino al parcheggio. 

Si conclude così (anche se il pranzo con Goulash e canederli – dove ci hanno raccontato storie ed esperienze in fase di costruzione – forse è stata la vera conclusione) un fantastico volo con due piloti che, unendo passione per il volo e tanta professionalità, hanno costruito un team perfettamente coordinato e capace di tenere il pubblico con gli occhi al cielo.

Sapendo la storia che si nasconde dietro a quegli aerei, sono certo che ora, quando li vedrete a qualche airshow, sarete ancora più affascinati!

Luca Ocretti, Francesco Dante e Luca Perazzolli

Un ringraziamento speciale a Luca e Franz per la disponibilità e la pazienza.

Vi invito a seguire sui social la loro pagina Crew Rv8 per restare aggiornati su future esibizioni e per contenuti fotografici sempre interessanti.

Author: Luca Ocretti

Fondatore e amministratore di AvioHub.it. Visita la sezione "Chi Siamo" per saperne di più